Si è conclusa con ottimo successo al teatro Signorelli la seconda edizione cortonese della Festa del Documentario “Hai visto mai?“, con la presenza di Luca Argentero e la premiazione condotta dal patron della rassegna Luca Zingaretti insieme alla portavoce della giuria Carolina Crescentini. Dopo l’annullamento dell’intervista a Stefano Rodotà del giorno precedente, dovuta non certo a colpe degli organizzatori (li potremmo catalogare come vittime innocenti del dilagante fenomeno mediatico della “minchiata del giorno“), la domenica ha segnato il pronto riscatto per la kermesse che, probabilmente anche per i tanti curiosi e soprattuto curiose venute per Argentero, ha riempito platea e palchi del teatro cortonese
Zingaretti ha così portato a termine con onore, fra divertenti gag indotte dal suo essere un po’ imbranato come presentatore e qualche problemuccio alla schiena (almeno così riportava il gossip cortonese), una 3 giorni assolutamente interessante
Il documentario prodotto da Luca Argentero, Space Metropoliz, per la regia di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis, presentato fuori concorso, si è rivelato un bel viaggio nella realtà delle occupazioni per la casa, in questo caso a Roma, città che sta registrando un forte aumento del fenomeno.
“Metropoliz” è il nuovo nome di una ex fabbrica di salumi romana, occupata da alcuni anni da circa 200 persone di tutte le etnie, culture ed età accomunate dalle difficoltà economiche e, giorno dopo giorno, animate dal sogno di raggiungere la Luna come simbolica meta di rinascita e libertà. Non potendo arrivarci gli occupanti si accontentano di costruirsi la Luna in casa, negli enormi spazi abbandonati della ex fabbrica, vivendo a contatto con artisti, architetti e scienziati e compiendo così un importante percorso di crescita collettiva
Davvero un bel lavoro, con lode ad Argentero che non ha avuto problemi ad ammettere che l’operazione di finanziamento è a rimessa, ma quel che conta è che passi il messaggio. Da questo punto di vista l’obiettivo di sensibilizzare al problema dei senza casa, rompendo gli schemi mentali tradizionali e invitando lo spettatore a non rinunciare mai all’utopia e alla forza dell’immaginazione, è stato pienamente centrato
Per quanto riguarda la gara il vincitore fra gli otto documentari finalisti è stato “Stelle contate sulle dita” del giovanissimo, e bravissimo, Giuseppe Carrieri. Premio speciale della giuria a Atlantis di Massimo Ferrari. Un terzo premio, assegnato su decisione dell’entourage della festa, è andato a Raphael Beaugrand con “Paroles de Conflits“
Come ha sottolineato Zingaretti in un’intervista su La Stampa il documentario potrebbe pure essere il genere cinematografico del futuro; di sicuro vive in questo momento un aumento di interesse dopo il trionfo a Venezia del Rosiano “Sacro Gra” e di sicuro, come ha sottolineato Argentero, in questo momento negli spettatori cresce anche il bisogno di realtà oltre alla finzione che da sempre contraddistingue l’arte cinematografica.
Qualunque sia il destino del documentario, Cortona farà comunque bene a tenersi stretto questo appuntamento, in netta crescita di popolarità e di qualità. 140 quest’anno i documentari inviati alla giuria per la selezione, provenienti da tutto il mondo: un numero che stupisce e che, anche se indirettamente, qualifica ancora una volta la città etrusca
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