Il Sindaco, la Giunta e i consiglieri di maggioranza di Castiglion Fibocchi lavoreranno gratuitamente per la loro collettività. Hanno tutti già un lavoro, o una pensione, e quindi hanno deciso di destinare i loro stipendi da amministratori locali alle casse comunali. La scelta fa ovviamente notizia e onora la squadra castiglionese e il neo-eletto Sindaco Salvatore Montanaro, per molti anni (prima delle pensione e della nuova “giovinezza” politica) prefetto di Arezzo. Protagonisti di una campagna elettorale vivace, trasparente e innovativa i componenti della squadra di “Vivi Castiglion Fibocchi” hanno ottenuto una vittoria limpida in un comune in cui il centrosinistra era all’opposizione, poi hanno tenuto fede a quanto promesso con questo primo importante atto.
Non c’è destra o sinistra che tenga, qui si tratta di fare uno sforzo in una direzione, quella della politica vista davvero come impegno civico, slegato da altri interessi, con scelte di coraggio vero suffragate da atti concreti. Sicuramente il “buon esempio” di Castiglion Fibocchi sarà ben presto replicato altrove, ne sono certo.
Però…c’è un però. Anzi ce ne sono un paio.
Il primo è il timore che inserire la logica della politica come impegno civico non retribuito, per quanto sia in questo momento così difficile una sorta di piacevole sorso d’acqua fresca, rischia di escludere troppe persone. L’indennità è stata “inventata”, costituzionalmente, proprio per garantire a tutti di poter scegliere l’impegno politico, che spesso porta via giornate intere, anche al più povero operaio, studente o disoccupato.
Insomma: non è necessariamente da condannare chi “vive di politica”. Dipende dai casi, ovviamente.
Il secondo pensiero-timore, quello più importante, è che gli sprechi veri sono decisamente altrove e i 2.500 euro totali che la squadra di Monatanaro farà risparmiare ogni mese alla collettività castiglionese sono ben poca cosa rispetto ai costi inutili della politica. In questo senso sarebbe forse l’ora che i dirigenti nazionali (e pure regionali) dei partiti prendessero davvero esempio da Montanaro e soci traducendo le chiacchiere in fatti, cominciando a rendere reali le promesse di riduzione dei costi della politica, il “taglio” di privilegi e benefit e altro ancora. Sarebbe decisamente più utile, invece che “segare” le circoscrizioni e ridurre il numero di consiglieri e assessori nei comuni (cosa che è stata fatta) tagliare dove si può e dove tagliando si farebbe risparmiare qualcosa più dei (comunque utili) “spiccioli”
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