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Continua la querelle fra il Sindaco di Sinalunga Maurizio Botarelli e la realtà foianese, rea di aver messo in cantiere la realizzazione di un “AquaPark” in prossimità del confine con il comune senese. Già nei giorni passati si erano avute le prime avvisaglie con le prime dichiarazioni del Sindaco sulla stampa locale, ma adesso la polemica va avanti e il PD di Sinalunga ha chiesto l’intervento mediatorio della Regione Toscana.
L’Aquapark: 7 ettari di superficie per una struttura che sorgerà vicino all’Outlet e inevitabilmente interagirà con esso, con i suoi innegabili effetti positivi (occupazionali e di presenze turistiche), ma anche i suoi effetti negativi. Questi, per Botarelli (spalleggiato in questo dal PD del suo comune) sono in particolar modo legati al traffico, che mette in grossa difficoltà la frazione (sinalunghese) di Bettolle che almeno di domenica si ritrova molto spesso “intasata”. D’altra parte l’afflusso annuo di visitatori è calcolato fra i 3 e i 4 milioni di persone solo per l’Outlet, ed è immaginabile che anche un aquapark non venga certo costruito per restare vuoto, ma possa attrarre davvero molte persone in più, specie giovanissimi, magari con camper e pulmini. E’ chiaro che di fronte a tutto questo arterie vecchie, riadeguate ma in modo non sufficiente nel post-Outlet, rischino davvero di collassare, almeno nei weekend estivi.
Una soluzione va certamente trovata, anche perchè il casello A1 di Valdichiana, come da noi scritto molti mesi fa, va troppo spesso in crisi, con code che si allungano nell’autostrada stessa. C’è poi anche qualche dubbio (espresso sempre sul lato senese) sugli effetti per quanto riguarda le risorse idriche, ma questo è un altro discorso.
Intanto il segretario del PD di Sinalunga, Andrea Francini, ha chiesto l’intervento della Regione Toscana per un tavolo istituzionale che metta tutti d’accordo. Sulla scena, potenzialmente, potrebbe rientrare anche il Sindaco di Lucignano Seri, altro comune che dall’Aquapark disterebbe davvero molto poco e che sicuramente verrebbe invitato a questo tavolo.
A Foiano l’Aquapark fu una scelta presa in modo sostanzialmente compatto: quasi tutti d’accordo, con le dovute ovvie raccomandazioni. Una scelta coerente con la strada di sviluppo scelta (sicuramente opinabile) al momento del ‘Si’ all’Outlet che ha aperto scenari nuovi in cui un Aquapark rientra con perfetta coerenza. Adesso la questione si riapre, anche se l’ok è stato dato.
Probabile che i sinalunghesi, nel momento in cui c’era spazio per farsi sentire, ormai qualche anno fa, non avessero calcolato il pericolo legato al traffico. In effetti tale emergenza è scoppiata solo negli ultimi tempi, con l’aumento vertiginoso del giro di clientela del mega-centro commerciale.
Adesso però che fare?
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