Alcuni anni fa la Regione Toscana ebbe l’ottima idea di istituire una Festa Regionale. E oggi, 30 Novembre, si celebra proprio la Festa della Toscana. In ogni Provincia si riuniscono i consigli, durante tutta la settimana si svolgono molte iniziative e spettacoli e si assegnano riconoscenze ai nostri corregionali più virtuosi. Più che la ricorrenza in sè, che così di primo acchitto farebbe pensare a elementi federalisti e a celebrazioni identitarie regionali, c’è da sottolineare il motivo della scelta di questa data, un giorno che ha reso grande la nostra terra.
Anche se nessuno sui giornali oggi se ne è ricordato o ha voluto sforzarsi di trovare spazio per un trafiletto (noi compresi, fino ad ora…), il 30 Novembre 1786 fu promulgata dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena la Riforma Penale. Un testo assolutamente rivoluzionario, destinato a creare un solco fra il passato e l’era che, seppur con successivi sviluppi, viviamo oggi. Con esso si ribaltava il concetto di pena, abolendo (PRIMO STATO NEL MONDO) la pena di morte.
Se quella dell’Illuminismo è stata a mio avviso una delle poche vere Rivoluzioni della storia dell’umanità perchè ha portato non solo un mero cambiamento dello stato delle cose, ma ha inserito nel patrimonio genetico della nostra società valori totalmente nuovi, la Toscana può fieramente dire di aver contribuito a questo grande processo. In prima fila, nel segno della modernità, del coraggio e della lungimiranza.
Non torniamo indietro