Leggo con curiosità le prime ipotesi dei cavalli che concorreranno, vogliono concorrere o qualcuno spera che concorrano alle prossime elezioni amministrative di Cortona 2019. D’altronde quest’anno le ferie la politica non le ha fatte, anzi siamo precipitati nel periodo delle grandi decisioni proprio ad Agosto.
Le cose che leggo sono senza dubbio fondate e per ora abbastanza tradizionali: si parla di Centro sinistra, Centrodestra, Cinque Stelle come elementi separati e, al loro interno, inscindibili. A suffragare tutto questo vi sono anche fatti e dichiarazioni come il comunicato in cui il centrodestra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) qualche mese fa ha dichiarato di aver deciso di presentarsi unito nel 2019.
Lavorando di fantasia noto però che a livello nazionale le cose stanno molto diversamente e lo schema tripolare tradizionale centrosinistra Vs centrodestra Vs 5 Stelle sembra ormai quasi preistoria.
Il PD e il “blocco moderato – riformista” (che in Parlamento significa Forza Italia), insieme con LeU, sono tutti all’opposizione mentre al governo ci sono Lega e 5 Stelle, con il saltuario appoggio esterno di Fratelli d’Italia.
Se si prova (sempre con la fantasia!) a trasporre questa situazione su Cortona si scopre uno scenario sorprendente.
Fondandoci sui risultati delle Elezioni Politiche dello scorso Marzo scopriamo infatti che 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia sommati insieme arrivano al 47,8%. Un dato sicuramente molto vicino alla soglia del 50% buona per vincere al primo turno.
In zona “prossima” c’è poi l’estrema destra (Casa Pound e Italia agli Italiani) che ha l’1.6%.
Dall’altra parte il Centro-sinistra, sommando i voti di PD – Bonino – Insieme e Civica Lorenzin con quelli di LeU, raggiunge il 33,6%. Lontano dal 50% e anche dal 47,8% dell’ipotetico blocco “giallo-verde”.
Nella zona “moderato-riformista” UdC e Forza Italia si attestano infine al 13.9%.
Sommando, con un’operazione di fanta-politica estrema, persino quel 13,9% di moderati al 33,6% del centrosinistra allargato si arriva poco sopra il 47,5%, ancora sotto di qualche decimale alla quota “giallo-verde”.
Per dovere di completezza c’è poi da segnalare che a sinistra ci sono Potere al Popolo, Partito Comunista e Sinistra Rivoluzionaria che insieme toccano il 2,3%, ma infilare anche quelli nel calderone sarebbe davvero follia.
Ecco quindi che i numeri di Marzo 2018 (che certo sono ben diversi da quelli di una situazione Amministrativa e vanno assolutamente presi con le molle!!!) ci dicono che un’operazione giallo-verde “alla Conte”, con un “esterno organico” come candidato, oppure un’analoga operazione candidando un esponente di partito, potrebbe forse avere delle chances.
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Passando dai numeri alle opinioni mi permetto però di dire che secondo me, così come accade su scala nazionale, il trionfo vero sarebbe della Lega, coi 5 Stelle che si troverebbero in una situazione difficile da gestire con il loro elettorato, sia prima che dopo le elezioni, per molti motivi fra cui gli accenti “destrorsi” che una coalizione con Lega e forze di destra inevitabilmente assumerebbe.
Allo stesso modo il PD, se si ritrovasse costretto ad aprire il più possibile al centro arrivando addirittura quasi a lambire gli avversari storici di Forza Italia, oltre a scrivere un capitolo mai visto a Cortona andrebbe a pescare in un mondo che secondo i sondaggi nazionali pare sempre più ridotto ai minimi termini.
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Chiudo questo viaggio nella fantasia segnalando che nello scenario più tradizionale, che come ho detto all’inizio anche io considero molto più realistico, il Centrosinistra (con Leu) parte dal 33,6%, il centrodestra tradizionale dal 42% e i Cinque Stelle dal quasi 20%.
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La situazione, come si suol dire, è liquida. Saranno come sempre le idee e le persone a contare e decidere l’esito della contesa. Da parte mia spero che contino più le idee, perché ne vedo poche in giro e le ritengo una base senza la quale la Politica perde ogni significato.
Ma questo è un altro discorso che faremo più avanti…
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