E’ in via di completamento il quadro delle nomine delle aziende che gestiscono i servizi pubblici legati all’energia, tema che ha tenuto banco sulla stampa aretina in modo insistito e continuo nelle ultime settimane. Dopo la nomina di Paolo Brandi a capo di Estra Group al posto dello “zar del metano” Alberto Ciolfi e le successive dimissioni annunciate dall’ex Sindaco di Castiglion Fiorentino sulla scia delle feroci polemiche montate a segito delle vicende finanziarie di quel Comune si era infatti aperta una “falla” tutta da riempire. Una volta riaperti i giochi la scelta si complicava, con equilibri ed esigenze molteplici da considerare al momento dell’individuazione di persone adeguate e capaci per un’azienda (Estra) che può rappresentare una grande risorsa di sviluppo del nostro territorio. Ben altro rispetto a un mero “esattore” delle bollette del metano.
La scelta era inoltre resa più difficile dalla necessità di trovare un nuovo assetto in tempi brevi e dal clamore diffuso nell’opinione pubblica intorno alla questione, fra anti-politica dilagante e tendenze campanilistiche.
I nostri Sindaci, che in quanto soci hanno titolo di scelta sulla base ovviamente anche degli indirizzi politici dei partiti che rappresentano (ovvero il PD, nella stragrande maggioranza dei casi), sembrano però arrivati in questi ultimi giorni a una generale condivisione intorno alle figure di Roberto Banchetti e Catiuscia Fei. Il primo per il vertice di Estra Group, la seconda per una branca fondamentale dell’azienda, Estra Energie. I loro nomi, secondo giornalisti e addetti ai lavori, dovrebbero uscire dall’assemblea prevista per giovedì mattina che dovrebbe sancire la “ripartenza” della multi-utility che riunisce Arezzo a Prato e Siena.
Il primo è attualmente assessore del Comune di Arezzo con delega all’ambiente e alla viabilità. Alle ultime amministrative è stato il più votato fra i candidati della lista del Partito Democratico. Politicamente viene dalla Margherita, ma è stato un sostenitore di Veltroni. Nei giorni passati aveva scelto di non commentare le voci uscite sui giornali limitandosi a dirsi “a disposizione” del Segretario Provinciale del PD Marco Meacci e del suo Sindaco Giuseppe Fanfani. E’ un politico, ma è anche Ingegnere civile e in questo rispondebbe anche all’esigenza di inviduare una figura in possesso di una qualche base tecnica, per quanto la Presidenza di Estra in virtù dei compiti previsti dallo statuto richieda più che altro competenze ed esperienze nel primo frangente.
Catiuscia Fei, invece, sarebbe la prima donna della storia locale a ricoprire una carica così importante. E’ di Foiano, ha 44 anni, non è “politica” ma piuttosto può essere considerata una “manager”. Attualmente è vice-direttore di ConfCommercio, è stata direttore di FederImpresa, ha esperienza in ambito giuslavorativo.
La sua figura è una risposta sia sul fronte della rappresentanza di genere che alla richiesta presente nell’opinione pubblica di andare oltre la politica cercando figure di rilievo anche in altri ambiti della società civile.
Quel che interessa, comunque, è il fatto che si tratti di due persone che siano in grado di fare bene. Servizi sempre più efficienti e moderni, bollette dai costi contenuti, sostegno alle iniziative che nascono dal territorio, contenimento dei costi “politici”, sobrietà nei metodi di gestione sono alcune fra le esigenze che andranno soddisfatte. Questa è la sfida. Sapremo giovedì se saranno proprio Banchetti e Catiuscia Fei a guidarla.
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