Visto che (per ora) a Cortona ho azzeccato praticamente tutto avrei voglia di superarmi con un pronostico su quella che è la situazione di Castiglion Fiorentino in vista delle prossime amministrative. Ammetto però le difficoltà, prima di tutto causate dal fatto che la situazione politica è molto più complessa di quella cortonese, più difficile da prevedere per le molte variabili e interconnessioni esistenti, molte delle quali retaggio di anni e anni di politica precedente ormai lontana. In più non sono del posto.
Perciò rinuncio in partenza, ma provo comunque a riassumere, e a metterci un po’ di logica per arrivare perlomeno vicini a una possibile soluzione realistica.
Un tempo nel centrosinistra, vincente a Castiglioni dall’avvento della seconda repubblica in poi, esisteva un partito egemone che si chiamava PD. Successivamente le varie vicende portarono a situazioni che attualmente lo riducono a tre filoni di pensiero:
1) quello legato alla gran parte dell’attuale amministrazione comunale, che rivendica la bontà della propria attività in questi anni (dall’elezione di Bittoni a oggi) e sembra spingere per la candidatura dell’attuale facente funzioni di Sindaco Sergio Fabianelli
2) quello legato a una larga parte dei precedenti amministratori comunali dell’era-Brandi, che chiedono lo svolgimento delle elezioni primarie e a logica dovrebbero quindi avere un loro candidato che ritengono forte, di cui non si conosce l’identità
3) La corrente “Area democratica” che sollecita alla dirigenza provinciale e regionale, ormai investita del ruolo di arbitro vista l’autosospensione dell’ultimo Segretario Comunale eletto, un profondo intervento di cambiamento e rinnovamento
L’ultima di queste correnti è stata anni fa protagonista di una scissione e ha partecipato nel 2012 a una lista alternativa a quella più riconducibile al PD ufficiale (che era “Rinnovamento per Castiglioni”), i “Cittadini uniti per il bene comune” in cui figuravano anche altri raggruppamenti, comitati ecc ecc e c’era l’appoggio esterno di alcune sigle politiche. Tale lista ha perso per pochissimo lo scontro nel 2012, arrivando oltre il 21% e giungendo seconda per un soffio dietro proprio a “Rinnovamento per Castiglioni”.
Dalla soluzione dei problemi del PD e dal risultato del confronto in corso è quindi evidente che discenderà il quadro delle candidature nell’area di centrosinistra. Quanti candidati scaturiranno da questa area?
Prima dovrà arrivare una qualche decisione nel PD che inevitabilmente avrà delle conseguenze. Finchè non si conosce quella decisione è avventuroso fare un pronostico sensato: vi potrebbe essere una sola lista, se riuscisse quello che a mio avviso sarebbe davvero un capolavoro politico al limite del miracoloso, o ve ne potrebbero essere ben tre
A sinistra esiste ed esisterà anche la lista del Partito Comunista dei Lavoratori che candiderà nuovamente Giuseppe Mazzoli, come nel 2012 quando fu protagonista di un exploit clamoroso (quasi il 10%) per quello che è un raggruppamento nazionale guidato da Ferrando e generato dalla scissione dell’ala trotzkista che era un tempo in Rifondazione Comunista. Mazzoli, per ora, è l’unico candidato certo
Superato il centrosinistra veniamo a tutti gli altri. Nel 2012 si candidarono Tanganelli per il “Patto per Castiglioni” (PdL, UdC e Lega), 21% dei voti, Nucci per “Senza partiti”, 15% dei voti, Menci per “Cittadini per il cambiamento”, 9%.
Attualmente si è palesata la nuova associazione “Libera Castiglioni” che pare (c’è scritto su un giornale locale) voglia sostenere la candidatura di Mario Agnelli, esponente storico del centrodestra locale eletto l’ultima volta in Consiglio Comunale per il “Patto”. Le altre forze (con anche Forza Italia, che auspica una candidatura unitaria e credibile per tutta l’area moderata e alternativa al centrosinistra) sono ancora presenti come possiamo notare leggendo i loro interventi sul nostro sito e a questo punto, così come per il centrosinistra, resta l’incognita principale: si arriverà ad un raggruppamento unico o vi saranno più candidature?
Il meccanismo elettorale, che prevede una sola lista per ogni candidato, inevitabilmente rende difficili le unificazioni giocate su equilibri e alchimie politiche, ma allo stesso tempo le rende preferibili, visto che chi vince, anche per un solo voto, conquista la possibilità di governare e una larga maggioranza dei seggi in consiglio. Vi è quindi, pur di fronte a difficoltà enormi sul piano pratico a rappresentare tutti e mettersi tutti d’accordo, un incentivo a non frammentarsi.
Logica vorrebbe quindi che si cercasse di stare insieme.
Scrivo tutto questo lasciando ovviamente la porta aperta a soluzioni impreviste e totalmente nuove (di liste fatte a sorpresa e anche all’ultimo momento ne è piena la storia recente di Castiglioni)
Non è comunque detto che chi profetizza alti numeri di candidati e liste ci debba azzeccare per forza. Anzi: personalmente ho la sensazione che saranno meno dei 6 dell’ultima volta. Ma è solo una sensazione, e se Castiglioni fosse una schedina del Totocalcio non esiterei a giocarmi la tripla: 1 X 2
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Io Punto su questo nome. " MIRACOLO". Solo questo nome mi concede giuste garanzie per il futuro di Castiglion Fiorentino. Per mio pregio o errore io sono residente a Castiglion Fiorentino, e grido... " Miracolo". sono leggermente stufo delle teste vuote e delle mani svelte.