A Marzo si vota… che scenari in Valdichiana? La risposta non è semplice viste le molte novità di queste Elezioni Politiche 2018.
La più importante è il “Rosatellum Bis”, il nuovo arzigogolato sistema elettorale che ripartisce i seggi sia alla Camera che al Senato per il 64% in modo proporzionale (divisi in base ai voti ricevuti dalle varie liste) e per il 36% in modo maggioritario (viene eletto il candidato più votato). L’elettore avrà in mano però solo due schede, una per ogni ramo del Parlamento, con la quale inciderà sia sulla quota proporzionale che su quella maggioritaria.
Come? Proviamo a spiegarlo…
Sulla scheda, che assomiglierà ingannevolmente a quella per le elezioni dei Sindaci nei comuni con oltre 15mila abitanti (es: Cortona), ci saranno dei nomi e dei simboli a essi collegati.
I nomi saranno quelli dei candidati alla parte maggioritaria: il più votato fra essi sarà eletto. I simboli rappresenteranno invece i partiti collegati ai nomi che concorreranno alla divisione dei seggi nella parte proporzionale. Ogni partito avrà una lista “bloccata” contenente da 2 a 4 candidati e i posti si divideranno proporzionalmente in base ai voti ottenuti. Non si potranno esprimere preferenze e i candidati verrano eletti in base all’ordine di lista.
Contrariamente a quanto accade per l’elezione dei Sindaci non sarà possibile il voto disgiunto, cioè non si potrà votare un candidato e un partito collegato a un altro candidato. Ci saranno quindi solo due soluzioni: una croce sul nome del candidato al maggioritario (in quel caso il voto si ripartirà “in quota” a tutti i partiti a esso collegati) oppure due croci, una sul nome del candidato al maggioritario e l’altra su una delle liste che lo sostengono.
La situazione si complica ulteriormente grazie all’inedita divisione in collegi, frutto di chissà quali logiche.
Come già annunciato sulle nostre pagine la Valdichiana aretina (esclusi i Comuni di Civitella e Monte San Savino) si ritrova unita al territorio senese (Valdichiana, Siena città e restante provincia) per quanto riguarda la quota maggioritaria della Camera. Civitella e Monte San Savino sono invece insieme al resto della provincia di Arezzo in un collegio in cui oltre al capoluogo figurano Casentino, Valtiberina e una parte del Valdarno.
La Valdichiana è poi unito al resto del territorio circostante in tutti gli altri collegi: è inserita con le province di Arezzo, Siena e Grosseto nel proporzionale della Camera, fa parte con la provincia di Arezzo e Siena del collegio uninominale del Senato, è insieme a un gran pezzo di Toscana (province di Arezzo, Siena, Grosseto, Pisa, Livorno) nella parte proporzionale di questo secondo ramo del Parlamento.
Riusciremo a eleggere un rappresentante del nostro territorio?
La domanda è davvero difficile in questo disorientante scenario che in certi casi ci costringe a fare capo ad Arezzo, in altri a Siena.
Le prospettive possibili, che ovviamente dipendono anche dalle alleanza fra i vari Partiti e da quanti voti prenderanno, dipendono in buona parte dalla divisione in collegi oltre che dal complicato mix proporzionale – maggioritario.
E’ lecito prevedere che sulla selezione dei candidati per la parte maggioritaria della Camera dovremo giocarcela con Siena. Uno scenario molto poco logico perché slegato da ogni altra dinamica politica e amministrativa vista fino a qui. Ma pazienza…
Per le parti proporzionali ogni partito avrà 4 candidati, ma le aree coperte saranno molto grandi, quindi arrivare ad avere qualcuno in lista (e soprattutto qualcuno eletto) non sarà semplice.
I conti li faremo alla fine, ma in tanti già ci sperano. D’altronde è proprio nei momenti di novità che accade l’imprevedibile e si aprono grandi occasioni. Gli equilibri saltano ed è il momento buono per fare il salto. Ancor più per la necessità di alternare nomi maschili e femminili rispettando le quote di genere.
Ecco spiegato il recente rinnovato sgallettare frenetico di qualche nostro politico. Uomo e soprattutto donna. Mi riferisco a redivivi Sindaci, ma anche a Presidenti di Consigli Comunali con grandi ambizioni o Assessori e Consiglieri Comunali di belle speranze.
All’occhio più esperto non sfuggerà di certo chi si è dato un’improvvisa svegliata e si adopera per ricevere più luce esterna possibile, lavorando nel contempo sul suo personale patrimonio di sponsor politici ai livelli superiori, che poi sono quelli che decidono. Perchè anche in caso di primarie a contare sono anche gli “sponsor” e, come si sa, le primarie sono anche aggirabili (vedi Maria Elena Boschi nel 2012, che fu inserita in lista senza passare per le Primarie).
Possibile quindi che in quei 10 nomi (1+4 alla Camera e 1+4 al Senato) ci finisca davvero qualche “Chianino imprevisto”. Si accettano scommesse…