A parte qualche sporadica goccia di pioggia e una temperatura tornata un po’ frizzante la domenica appena trascorsa è stata piacevole. Un contributo notevole lo hanno offerto le iniziative promosse dal FAI, Fondo Ambiente Italiano. In particolare in Valdichiana è stata aperta al pubblico la splendida chiesa foianese di San Francesco, all’interno di una struttura che prima fu convento, poi divenne Ospedale. E così un luogo che solitamente risulta difficile da visitare è stato invece alla portata di tutti, con la dovuta presenza di personale specializzato in grado di fornire adeguate informazioni.
Certe iniziative andrebbero promosse più spesso e a mio avviso il peso non dovrebbe restare solo nelle mani di volonterose associazioni come appunto il FAI, ma gli enti locali dovrebbero pensare di giocare un ruolo maggiore.
Ho tante volte parlato di Chiese che purtroppo rimangono chiuse, eppure al loro interno custodiscono tesori di grande rilievo artistico e storico. In Valdichiana si tratta di una vera piaga, purtroppo poco considerata e ancor meno affrontata. Questo ‘muro’ che esclude i visitatori di certo non giova al turismo, come pure alla promozione culturale e del patrimonio nei confronti di chi la Valdichiana la abita e molto spesso è ignaro della vastità di ciò che avrebbe a portata di mano. Certe occasioni di crescita collettiva, che danno attrattiva turistica ma suscitano anche l’interesse dei residenti, vanno invece incentivate.
Penso quindi a più domeniche come quella di ieri, a più chiese aperte, ad azioni maggiormente coordinate e ripetute più volte.
Un’azione congiunta dei Comuni della vallata, col lavoro unitario dei Sindaci, potrebbe essere un’ipotesi. Se le piccole comunità da sole non riescono a produrre risultati, se non sempre Pro Loco o persone di buona volontà possono sopperire a tutto, il concetto ‘l’unione fa la forza’ potrebbe tornare buono. Anche nel rapportarsi con la Diocesi, ma soprattutto nella ricerca delle risorse.
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condivido in pieno e credo che prima o poi (meglio prima cha poi) bisogna incominciare a pensare che i comuni creino un ufficio turistico di vallata mettendo insieme (basterebbe in rete per cominciare) i rispettivi uffici e coordinassero le principali attivita' compreso reperimento di risorse e personale (volontario) per la apertura di chiese, giardini o strutture al piu' chiuse.
La Val di Chiana e' una realta' che puo' essere importatissima in termini turistici rispetto alle TOP toscane ed umbrie se riesce a vendersi e gestirsi su questi temi in modo unitario.
Il tuo articolo e' gia' un punto di riflessione ora occorre che molti ci riflettano e tralascino per un po' le riflessioni su qualche buca stradale o bidone della spazzatura ricolmo come spesso capita sul web