{rokbox title=| :: |}images/disagineve.jpg{/rokbox}In tanti, in queste ore, hanno preso contatto con noi per segnalare disagi più o meno gravi in Valdichiana. Alcuni Comuni erano messi un po’ meglio, altri peggio, ma ovunque l’arrivo del gran gelo ha creato momenti difficili, poi attutiti ma ancora non del tutto risolti, quantomeno nelle zone più impervie. Macchine che ‘sguillavano’, camion abbandonati un po’ ovunque, gente che risaliva a piedi le colline in un’atmosfera da Arm.I.R. (ndr: Russia, seconda guerra Mondiale) per un pomeriggio davvero agghiacciante (in tutti i sensi!).
Va però detto che la situazione in Valdichiana è stata ed è quasi ‘oro’ rispetto a quanto visto ad Arezzo, dove ancora stamani molte strade erano intransitabili. Il ritornello dei molti ‘arrabbiati’, ovviamente, ad Arezzo ma anche da noi (e in tutt’Italia) è stato prendersela coi Sindaci, con gli Assessori o con la Provincia, col beneplacito di alcune forze politiche che dopo 10 minuti dall’inizio della nevicata avevano già lanciato il loro comunicato stampa accusando a destra e a manca e chiedendo dimissioni.
Quanto serva cavalcare l’onda del (giusto) malcontento resta difficile capirlo, ma ormai prendiamo atto del nuovo stile della politica, giocata tutta sulla giornalata, sul premere giorno per giorno, anzi minuto per minuto, sul tema caldo dicendo alla gente quello che la gente vuole sentirsi dire. Poi domani se ne inventa un’altra….
La realtà è però diversa e richiederebbe più senso di responsabilità da parte di tutti. La realtà è quella di un problema più che altro italiano, un paese in cui la normalità è il disagio e il malfunzionamento è la regola e quindi, in caso di neve, è inevitabile che si superi ogni limite di decenza.
Lasciando da parte i casi eclatanti registrati nel nostro paese, treni fermi e autostrade bloccate che bissano quelli già visti l’anno scorso proprio di questi tempi, basta restare da noi, guardare la SR71 in un giorno normale e resterà facile capire perchè, in caso di neve, questa vada in tilt per qualche ora pomeridiana. E ci vuole poco a capire anche perchè i Sindaci, per evitare rischi, pensino immediatamente a chudere le scuole.
Forse più che cavalcare l’onda del momento e invocare spargimenti di sale, che sicuramente ci vogliono, sarebbe quindi bene allargare le vedute e pensare più in grande.
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