Sperando che sia finita qui, se non col gelo quantomeno con la neve, ora che tentiamo un qualche ritorno alla normalità, provo a lanciare un breve vademecum-riassunto di questi strani giorni di maltempo. Giorni che per alcuni di noi chianini hanno significato poco più di una nevicata riassorbita in non molte ore e seguita da un po’ di freddo, ma per altri hanno significato disagi veri, appuntamenti e impegni della vita saltati, isolamento, assenza di energia elettrica (e quindi di riscaldamenti e contatti col mondo) ecc ecc
Restando in patria ecco alcune cose che noi “collinari” cortonesi, trasformati in veri lupi di montagna, abbiamo imparato in questi giorni:
– che a Cortona possono crearsi situazioni degne di St. Moritz, ma senza la gioia di avere piste nere in cui sciare. Prima non si creavano, nevicava una volta al mille, adesso una nevicata la fa sempre, tutti gli anni. La sensazione da profani è che nevichi più di un tempo. Chiedo una risposta al nostro valente metereologo F.P. Barile
– che è impossibile ormai far conto in toto, per la nostra sicurezza e per non avere disagi, sulla macchina pubblica. E’ ormai evidente che se le emergenze superano un certo limite di tollerabilità le macchine di soccorso pubblico riescono a fare poco. Abbiamo avuto strade provinciali generalmente sempre ben percorribili, ma i centri storici sono andati ko. Nonostante i turni di 14 ore, le notti insonni, i tanti mezzi messi in campo, la buona volontà (forse anche troppa, e poco coordinata), i volontari con le divisine e le ramazze e le decine di migliaia di chili di sale. E a noi dei centri storici, che siamo ormai minoranza, tocca prendere quel che viene, pala compresa, e arrangiarsi
– che se spariscono le province chissà chi le insala e sneva le strade
– che se non si vuole la neve basta andare ad abitare a Camucia, vero buco nero della meteorologia mondiale. Emblematica la foto che circolava su Facebook: si vedeva tutta la Valdichiana imbiancata e Camucia…nera (come la tristemente nota scritta murale che campeggiava tempo fa all’ingresso della cittadina)
– che star sicuri con la neve è impossibile. La situazione può cambiare repentinamente e in modo imprevedibile da un momento all’altro. Anche in auto, ci si può trovare di colpo in scenari apocalittici e rischiare davvero. E’ sempre meglio stare a casa. A meno che non si abiti e giri solo a Camucia, o che si telefoni al nostro meterologo F.P. Barile e si chieda una consulenza.
– che, sempre nel filone del rischio, può capitare che ne so…tipo di ritrovarsi di venerdì pomeriggio a bordo di un’utilitaria in lande desolate come la strada fra Montagnano e il Monte, in mezzo a una infinita distesa bianca, e iniziare ad avere paura, ma pensare che comunque tutto ciò abbia pienamente senso
– che la piccola botteghina di alimentari sotto casa che tanto bistrattavamo fa molto ma molto comodo, specie quando nei vicoli c’è un metro di neve che nessuno spala e per fare 10 metri a piedi ci vogliono le gambe di Tiramolla e la forza fisica di Sansone.
– che i vicini di casa non sono solo dei rompic…. ma possono rivelarsi utili come fornitori di oggetti mancanti e per varia assistenza tecnica
– che anche se chiudono le scuole la campanella continuano a farla suonare regolarmente ogni 50 minuti
– che giornalisticamente parlando la cosa che più interessa ai lettori di Valdichianaoggi è la succitata chiusura delle scuole (numero di visite agli articoli docet)
– che quando nevica la macchina non va lasciata a Porta Colonia e neanche al Mercato perchè poi non si esce e non si può andare a lavorare (se si lavora fuori Cortona). Si accettano consigli su dove lasciare l’auto per essere sicuri di poter ripartire. Ah, è vero, avete ragione…a Camucia!!!
– che quando nevica i pullman non arrivano. E quindi, se avete la macchina bloccata, a lavorare non ci andate. A meno di alzarvi dieci ore prima, avere le gambe di Tiramolla, la forza fisica di Sansone e raggiungere Camucia
– che in Tv, per quanto il digitale terrestre abbia aumentato il numero dei canali, è comunque difficile trovar qualcosa di buono e le giornate sono lunghe
– che, sempre a proposito di Tv, quando nevica Sky non si vede
– che quando gela di notte bisogna lasciare il rubinetto dell’acqua aperto, perchè sennò si resta senz’acqua corrente per svariati giorni, nonostante le volonterose fiamme ossidriche dei tecnici di Nuove Acque
– che in Italia abbiamo un esercito e forse ogni tanto potrebbe essere usato anche per emergenze come queste, invece di essere tenuto a marciare (la A ce l’ho messa!!!) nelle caserme
– che c’è gente capace di avere una Smart e montargli le catene sulle ruote anteriori (grazie Alessio per la segnalazione!)
– che in fondo la storia che si racconta in Shining non è così inverosimile. Dipende anche da chi ti ritrovi in casa
– che il nostro F.P. Barile è infallibile. Valdichianaoggi quindi, oltre a portare bene (e lo si vede negli eventi sportivi) azzecca anche le previsioni meteo 🙂
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