Tanto tuonò che piovve. Ci sono voluti undici giorni, dall’ultimo consiglio comunale cortonese fino al fatidico comunicato congiunto ricevuto stamani dalla nostra redazione, per sancire di fatto l’uscita dalla maggioranza di governo locale di SEL. Nel comunicato si rileva la non partecipazione di Sinistra Ecologia Libertà alla riunione di maggioranza di venerdì sera pur dicendo che continuerà ad essere invitata, si ribadisce il giudizio positivo sull’operato della giunta e la volontà di rilanciare l’azione di governo con maggiori momenti di confronto futuri.
Ma aldilà del tono tranquillo SEL è fuori e il PD conquista, non si sa quanto con un atto di forza e quanto per reale condivisione, l’appoggio delle altre forze politiche minori, fra cui (nella firma del comunicato) spicca un “SEL componente socialista” che proviamo a interpretare come rappresentativa dell’assessore all’ambiente e attività produttive Miro Petti, eletto in SEL quando in SEL c’era il PSI, e di qualche suo fedelissimo. Non una scissione quindi, ma un recupero dell’identità socialista che era stata messa da parte proprio in occasione delle elezioni con la nascita di quello che era un “cartello elettorale” formato da vendoliani, verdi e, appunto, socialisti. Chissà se questa innovativa sigla non creerà qualche polemica sul diritto d’autore. Ma questa è solo una battutaccia.
Va detto che l’abbandono di SEL rientra in un quadro agitato anche a livello provinciale, con il partito di Vendola che su scala aretina ha acuito la sua posizione di svincolamento dal PD prendendosela “coi suoi metodi di governo”. Traduzione: specialmente ad Arezzo città, ma anche in altri casi, non piace il PD pigliatutto. E probabilmente, permettetemi questo azzardo, non piace neanche il PD al 40% con SEL al 4%, dati sempre di Arezzo città, e quindi è l’ora di cambiare strategia per un partito che (altra impressione personale) è nato con ambizioni ben più alte rispetto a quelle di fare l’alleato minore del PD.
A Cortona però, lo dico con malcelato campanilismo, c’è stato qualcosa di meno scontato e più interessante. Nei tanti interventi che avete potuto leggere in questi giorni sul nostro sito abbiamo ravvisato ben altro rispetto al semplice mascheramento, con qualche frase in politichese, di una nuova linea strategica. Ci sono state delle motivazioni di un dissenso, quelle espresse da Monacchini, non certo da sottovalutare.
Proprio a questo proposito incuriosisce, d’ora in poi, il possibile ruolo di SEL e soprattutto sarebbe utile cominciare a sentire le sue proposte. Da questo punto di vista leggere (sempre sulle nostre pagine, ovviamente) una serie di idee nuove da una forza “svincolata” potrebbe essere un’occasione di vivacità e di riflessione. Restiamo in attesa, così come restiamo in attesa di vedere rilanciata l’azione delle forze di maggioranza in un momento in cui, in certi settori specialmente (leggi: ambiente), ci sarebbe un gran bisogno di una forte “ripartenza”. Da parte nostra, con intenti assolutamente costruttivi, un paio di idee le lanceremo, quindi continuate a seguirci!
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