Ho scoperto con soddisfazione che, dopo una lunga attesa, è finalmente uscito il bando (pardon: manifestazione di interesse) riguardante la modernizzazione e gestione dei parcheggi a Cortona. Scade il 20 Gennaio ed è finalizzato a cercare un operatore esterno che gestisca il sistema della sosta, ma soprattutto porti a termine vari passaggi programmati dall’Amministrazione Comunale.
Fra essi, prima di tutto, c’è l’ampliamento del parcheggio dello Spirito Santo con due nuovi piani esterni e un piano interrato per circa 200 ulteriori posti, più la pavimentazione, la delimitazione degli spazi, l’illuminazione, i servizi igienici, i vari collegamenti fra cui c’è l’opzione di un sottopassaggio per superare Via Cesare Battisti.
Fra le cose in programma c’è anche la tanto discussa scala mobile, che si intende coprire ritenendo che tale risoluzione risolva gli annosi problemi tecnici, senza però chiudere la porta a ulteriori possibili soluzioni alternative (es: un ascensore).
E’ indubbio che tutto questo rappresenta un buon passo in avanti, che certo richiederà del tempo, ma produrrà effetti importanti.
Però mi pare che continui a mancare un tassello.
Non mi riferisco alla necessità di prevedere una vera ed efficace area camper, problema sul quale sappiamo che è stata rivolta attenzione e ci sono idee per una soluzione; nemmeno ad alcuni piccoli interventi che permetterebbero di recuperare posti e dare più logica a tutto (che in parte sono stati fatti, in altra parte no); neanche all’utilizzo più sensato e regolamentato del Parterre. Mi riferisco alla conclusione di una vera ZTL che preservi definitivamente il centro storico dal caos, arricchisca la bellezza della città, dia respiro ai residenti e instradi Cortona verso una nuova logica moderna e funzionale che poi diverrebbe completa con tutti gli altri interventi programmati.
Il passo conclusivo, promesso da 10 anni e mai compiuto, è riconsiderare l’accesso di Piazza Mazzini (Porta Colonia), regolamentandolo in qualche modo e frenandone l’utilizzo incondizionato e (purtroppo) sconsiderato. Attualmente c’è un’area di Cortona che pare davvero la ‘parente povera’ ed è in preda alla caoticità. Ne risentono non solo i residenti, ma anche le attività commerciali. Fu proprio molti anni fa che vi fu una raccolta di firme in cui chi abitava o lavorava in quell’area chiedeva che si realizzasse quanto promesso.
Tale passaggio va considerato subito, in previsione anche degli sviluppi futuri, perchè senza manca un pezzo propedeutico a tutto il resto e resta sempre in vita una “zona d’ombra”, una specie di isola infelice che crea devastanti “reazioni a catena” sulla parte rimanente del centro storico, compromettendo alla radice un disegno che altrimenti inizia a sembrare coerente.
Non si può quindi rimandare a dopo, ma va fatto prima. Subito. Ovviamente con le modalità giuste, non per creare disagi, ma per diminuirli a tutti.
Il Sindaco, anche su queste pagine, aveva garantito che la questione sarebbe stata presa in considerazione, anche con un’assemblea pubblica. Auspico di nuovo che tutto questo, il più velocemente possibile, divenga realtà.
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Caro Michele hai usato la parola giusta "caos", è quello che avviene tutti i giorni a Porta Colonia, in qualunque stagione e allora, accesso e sosta consentito ai residenti, transito a chi ci lavora e ci va a scuola o per i commercianti e gli altri come faccio sempre io, fuori dalle mura !! Mi voglio però con l'occasione togliere un sassolino dalla scarpa, perché quando venne a suo tempo fatto il Projet Financing per l'ampliamento dello Spirito Santo e pavimentazione, scrissi proprio su questo giornale che sarebbe andata deserta la gara perché fatta male in quanto si basava sul fatto di trovare in pratica un benefattore. Un amministratore rispose, che comunque sia nella successiva estate si sarebbe provveduto alla sistemazione della pavimentazione. Così non è stato ! Tanto le parole non costano nulla, ma è giusto che qualcuno ricordi anche a chi fa le promesse, che se non vengono mantenute come minimo si chiede scusa e se ne spiegano i motivi. Auguri e saluti, Doriano