Qualche considerazione a margine della manifestazione di sabato mattina a Cortona contro il terrorismo, a sostegno e in tributo delle vittime francesi, prima che i ritmi forsennati della comunicazione ci facciano dimenticare tutto. Evitando di perdere tempo a commentare il solito ben oliato apparato di propaganda smielata e di ‘adesione‘ facebookiana che fa da margine a qualsiasi iniziativa pubblica (lo so che agli occhi di voi meno ovvi appare tutto un po’ ridicolo…ma ormai il mondo va avanti coi mi piace…), la manifestazione è stata una gran bella cosa. A mio avviso per due motivi essenziali.
Il primo è che per la prima volta si è visto un gruppo di islamici in piazza insieme con il resto degli italiani. Non era mai successo prima, almeno a Cortona.
E’ molto positivo che nella testa di chi ha organizzato la manifestazione sia balenata l’idea di invitarli, poco importa se con qualche suggerimento esterno o meno: ad altri, qualche giorno prima ad altri questa idea non era venuta. E’ stato positivo, allo stesso modo, che i rappresentanti delle comunità islamiche abbiano accettato l’invito e si siano spesi senza remore. Non era facile per loro e un tale gesto ha un’importanza a mio avviso storica.
Il messaggio lanciato al microfono da Salah El Yamani, nel rifiuto della violenza e nella chiara volontà di convivere e rispettarsi, è stato poi inequivocabile. I crociati da tastiera, quelli che passano giornate (poracci!) a seminare paura, odio, approssimazione e vorrebbero non so cosa (forse che stiamo armati tutto il giorno per proteggerci dal pericolosossimo fondamentalista kebabbaro che abbiamo sotto casa???) hanno ricevuto una tranvata micidiale, dritta in mezzo ai denti. Da Ko assoluto. E infatti, a parte qualche recidivo, hanno smesso anche di scrivere baggianate su Facebook. Forse sono già in modalità Natale. Speriamolo per loro.
Poi, secondo, motivo, è stato bello che ci si sia ricordati che esiste, da decenni, un gemellaggio con una città francese, Chateau-Chinon. E’ stato giusto rimarcare il nostro legame anche culturale con la Francia e, di conseguenza, con tutta la cultura occidentale moderna che si fonda sui valori dell’illuminismo. Il rapporto speciale con Chateau-Chinon, come giustamente ha sottolineato la Sindaca Basanieri, ha contribuito a fare grande Cortona, non solo perchè l’ha legata indissolubilmente a una figura come quella di Francois Mitterrand. Benissimo, inoltre, che abbia parlato la Presidente del Comitato del Gemellaggio che ci ha commosso col suo racconto. Non poteva esserci persona migliore e più adatta in quel momento e in quel contesto
Va detto che è stato buono anche il discorso della Sindaca che è riuscita a parlare senza retorica e ovvietà assortite, allontanandosi dai pensierini da scuola elementare stile – Renzi / Boschi tanto in voga di questi tempi che produce agghiaccianti clonazioni su scala locale. La vorrei così più spesso.
Avrei evitato l’esecuzione di Imagine, ma non per chi l’ha cantata (molto brava!), semplicemente perchè viene presa a sproposito e non viene capita nel suo significato reale, specie nella frase ‘and not religion too‘, che è fortemente anti-religiosa. Bisognerebbe studiare la biografia di John Lennon e si capirebbe subito, ma in questo la colpa non è certo di Cortona, visto che già nel 2001, all’indomani dell’11 Settembre, la cantava chiunque, un tanto al chilo
Per quanto riguarda i polemici, quelli che sono rimasti a casa perchè la manifestazione l’aveva organizzata il PD, c’è poco da dire. Io sul non esporre bandiere politiche conto poco, perchè vado contro al sentire comune attuale: in linea puramente teorica non credo infatti che ci si debba vergognare di esporre bandiere di partito, in nessuna occasione, perchè la politica non è vergogna farla, semmai c’è da vergognarsi quando la si fa male. Premesso questo ho notato però che le bandiere, da subito, si è detto di lasciarle a casa, quindi le accuse di ‘strumentalizzazione‘ non avevano granchè senso e profumavano di assenza di argomenti
Dei non-PD qualcuno ha partecipato e sostenuto la manifestazione, perchè ha capito lo spirito e l’importanza del momento, qualcuno No. Sicuramente è vero che la manifestazione poteva organizzarla l’Amministrazione Comunale, ma è anche vero che l’idea la potevano lanciare le opposizioni, e non l’hanno fatto. Quindi…chi è rimasto a casa secondo me ha sbagliato
E adesso?
Adesso bisogna fare due cose, buone anche per mettere a tacere ogni accusa di ‘paraculismo‘ e/o ‘strumentalizzazione‘. So che ci si sta già pensando (quindi bene!), ma ad ogni modo:
1) L’episodio non deve restare isolato, ma l’incontro fra mondi diversi che vivono uno accanto all’altro nella nostra piccola realtà deve proseguire. Servono nuovi momenti da passare assieme, incontri pubblici, ulteriori occasioni di conoscenza e scambio. Veniamoci incontro, superiamo la paura e la diffidenza. E non solo con gli islamici che vivono da noi, ma anche con le altre comunità nazionali. Si potrebbe istituire una apposita consulta per pianificare iniziative specifiche…vediamo un po’, valutiamo.
2) Proviamo anche a rilanciare un po’ il gemellaggio con Chateau Chinon, perchè questa amicizia meriterebbe di più
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