A sette giorni dalla grande polemica di Bob Dylan resto totalmente sulle nuvole con un’idea frutto di un divertente dialogo con un amico sfegatato fan dei REM. L’idea è quella, dopo la critica, di iniziare a proporre qualcosa. Certo, ci sarebbero tante soluzioni “giovani”, ma senza voler esagerare il concetto spostiamoci almeno avanti di qualche anno, una quindicina almeno, scegliendo qualcuno non di primo pelo ma comunque di grande valore. L’ equazione che potrebbe (in questa idea un po’ folle) portare un vero ‘grande nome’ al Cortona Art Festival dell’Agosto prossimo, certo non di primo pelo ma comunque molto interessante, è la seguente: Cortona = Università di Athens (Usa) = Athens (Usa) = REM (band musicale) = Michael Stipe (cantante di quella band).
In poche parole, i REM sono di Athens, qualcuno ben informato ci dice che ancora abitano tutti lì o comunque che ci passano spesso, Cortona ha da tempo ormai immemorabile una special relationship con l’Università di Athens…e allora perchè non provare, visto che la band purtroppo si è sciolta, quantomeno a contattare il cantante Michael Stipe chiedendogli disponibilità?
C’è dell’altro. I soliti ben informati ci dicono che proprio la sorella di Stipe ebbe la possibilità di studiare a Cortona negli anni 80. Fu quindi fra le centinaia di studenti che dagli Usa arrivavano (e arrivano tuttora) nella città etrusca. Ciò avrebbe portato lo stesso Stipe, prima della fama planetaria, alcune volte a Cortona. Il cantante avrebbe particolarmente apprezzato la città e se la ricorderebbe ancora con piacere
Qualcuno, dopo aver letto le mie parole su Bob Dylan, obbietterà forse dicendo che Stipe, in fondo, è “un artista a fine carriera”. In effetti quella musicale sembra averla volutamente interrotta, ma ne sta proseguendo un’altra nelle arti visive, molto interessante. Non c’è da chiedergli di suonare, quindi.
Una sua qualche presenza (magari con una mostra e una conferenza, o qualcosa di simile) sarebbe sicuramente un punto in più all’estate cortonese e una pietra importante per costruire magari un legame più forte fra Cortona e mondo culturale americano, vista la scomparsa del Tuscan Sun e visto (altro tema segnalatoci da un amico lettore) quel vuoto tutto italiano che vede l’assenza quasi completa di legami fra Italia e mondo culturale americano e di punti di riferimento e di connessione importanti fra queste due dimensioni. Inoltre, sarebbe un modo per lavorare insieme all’Università della Georgia, rinvigorendo una collaborazione storica.
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