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Cortona, amministrative 2014: no pappemolli, no cortonini

Parliamo di elezioni amministrative. Fra un anno si voterà per i Sindaci a Cortona, Foiano, Lucignano, Marciano. In tutti questi comuni le politiche 2013 hanno rivelato scenari modificati rispetto al passato. Il centrosinistra è a cavallo del 40%, il MoVimento 5 stelle si attesta sempre oltre il 20%, il centrodestra è qualche punto sopra. Vero che le amministrative sono tutt’altra cosa e che fra un anno chissà come saremo messi in Italia, ma al momento se nei comuni piccoli il centrosinistra resta il favorito in virtù della legge che assegna la maggioranza anche con un solo voto in più, la situazione è diversa a Cortona, dove il sistema è a doppio turno con eventuale ballottaggio.

Analizzando i dati della città etrusca e sommando con ottimismo ai voti del centrosinistra anche quelli di Rivoluzione Civile si scopre che non vanno oltre il 42%. La soglia del 50 è ben lontana, con i 5 stelle intorno al 20% e il centrodestra che raccoglie con le sue varie ramificazioni circa il 25%

Ce n’è abbastanza per dire che non esiste più la sicurezza di un tempo sul vincitore, senza calcolare quello che potrà accadere da qui a un anno.

Di sicuro i messaggi sono due.

Il primo è al centrosinistra: impossibile replicare gli schemi del passato proponendo programmi e candidature loffie, con scialbi polli allevati in batteria (siano essi renziani o bersaniani), campando di rendita e puntando sulla tradizione di un voto orientato a sinistra. Non sono più quei tempi, l’elettorato può spostarsi in maniera incontrollabile e imprevedibile e la gente non è già convinta, ma va convinta. Al rinnovamento nella continuità che pareva profilarsi sarà probabilmente meglio opporre un rinnovamento totale, con un’elaborazione programmatica che sia radicalmente innovativa e non una copia aggiornata dei programmi elettorali precedenti e con un contemporaneo deciso cambio di passo e di linguaggio

Quello che mi sembra evidente non è infatti che per prendere voti bisogna avere toni accesi, cosa che invece dicono in tanti sbagliando l’analisi, ma che non bisogna dare l’idea di essere degli inetti, dimostrando di avere voglia di stare nella modernità. Il rischio grosso è che dalle primarie, che inevitabilmente dovranno essere fatte, esca un qualche nome sì giovane e (parzialmente) nuovo, ma di poco spessore, o pappamolla o comunque inadeguato al ruolo, traballante quasi quanto Carlo Alberto, con poche idee sue e poco carisma per risultare convincente specie se il gioco dovesse farsi duro (ad esempio col ballottaggio)

Dall’altra parte, per gli altri, il messaggio è: non fate i cortonini. Non fate l’opposizione solita, sterile, quella che s’è vista per 50 anni. Polemicucce di paese, inconcludenza totale, cantonate abissali, no a tutto e tutti, incapacità di offrire una reale alternativa credibile di governo locale. Anche in questo caso ci aspettiamo un linguaggio e metodi completamente nuovi, altrimenti chiunque ci sarà (e con qualsiasi simbolo) riprenderà la solita legnata

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

View Comments

  • caro michele condivido in pieno ciò che dici speriamo che il prossimo anno la gente di cortona si svegli........ non per dire male ma dopo 60 anni, dei soliti noti ,c'è bisogno di aria nuova....

  • Che le primarie si debbano fare per forza è tutto da dimostrare. Le primarie sono un disastro, politicamente parlando.
    Le primarie sono un'operazione di cecità politica (dietro alla quale a livello oggi Bersani copre il suo fallimento).
    I partiti politici che si candidano a governare dovrebbero avere un ruolo di traino sulla società; con le primarie, e a livello nazionale si è visto bene, il PD si è rimesso al suo elettorato duro e puro, decidendo quindi di andare dietro a una porzione della società anziché avanti, al traino della società tutta, facendo proposte coraggiose.
    Al limite se proprio devono esser fatte (per mobilitare l'elettorato) le facessero tarocche.
    Ma le scelte, quelle no, quelle per piacere le facciano i leader, e le facciano coraggiose, che di seguito ne otterrebbero. Sennò a che servono i leader?
    P.S. Aggiungo, a livello nazionale Bersani non ha avuto coraggio, ha avuto quindi il risultato che si meritava.

  • Questa volta a Cortona non ci sarà nulla di scontato, non tanto perchè il centrodestra possa trovare il candidato giusto e l'alleanza giusta per vincere, quanto per la consistenza elettorale del M5S che avrà un peso determinante sul piano politico oltre che elettorale.
    Anche SEL a Cortona ha fatto il donatore di sangue nei confronti di una amministrazione che fa poco o nulla per la tutela del territorio, per la raccolta differenziata, per le energie alternative e che approva progetti di centrali a biogas. Non penso che si possa comprare il M5S con qualche poltrona e penso sia giusto e giunto il momento di votare le singole questioni, anche perchè uno del PD ebbe a dire che i programmi sono carta straccia e ne abbiamo avuto la riprova in questa legislatura, nonostante SEL a tutte le riunioni di maggioranza abbia detto che così non va. Il nostro parere conta poco o nulla, ma quello degli elettori si e allora dico sul voto a M5S che "tutto il male non viene per nuocere", anche se distinguerei il voto M5S dal "grillismo".

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Michele Lupetti
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