Fatta la cronaca del Consiglio aperto provo a dire due o tre cose mie, tanto per dare qualche spunto di riflessione e per cercare di portare voi lettori a cogliere qualche elemento che è passato un po’ in sordina, alzando un po’ l’asticella del confronto dalla battaglia fra fronti contrapposti, a mio avviso un po’ povera. Dico questo premettendo comunque che, aldilà dei limiti inevitabili propri di ogni momento democratico, quella di sabato è stata una bella giornata per tutta Cortona.
Prima di tutto credo che si debba partire da un ragionamento sul ruolo della politica.
Io non credo, e vi chiedo se siete d’accordo, che la regola del buon governo debba essere “la politica deve rispettare le promesse“, ma piuttosto “la politica deve fare le cose giuste“.
In linea teorica, quindi, se hai promesso una cosa perchè la credevi opportuna, ma poi in corso d’opera emergono elementi che ti sembrano imporre un cambio di strategia facendoti apparire più sensate scelte diverse da quelle promesse è assolutamente lecito che tu possa cambiare direzione. L’essenziale è, al momento in cui si decide un cambio di rotta, comunicarlo nel modo giusto, nelle sedi giuste, in modo chiaro (di questo ieri si è dibattuto ampiamente, con le già citate posizioni polarizzate).
Ovvio poi che “fare le cose giuste” sia un concetto molto relativo. Su questo si può, anzi si deve, discutere inserendo ognuno il proprio punto di vista.
La domanda deve quindi essere: tenendo conto di tutti gli elementi in campo la soluzione prospettata adesso dall’Amministrazione Comunale è quella giusta?
Dal mio punto di vista concordo sull’assoluta priorità da destinare alla sicurezza di tutti i plessi e soprattutto sulla ristemazione della scuola di Terontola. E aggiungo, cosa a mio avviso troppo poco sottolineata e che non vorrei passasse nel dimenticatoio, che si dovrà fare piena luce su eventuali responsabilità specialmente se fosse vero, come riferito dai tecnici che hanno eseguito le verifiche, che l’impasto usato nella costruzione dell’annesso aveva 1/8 del cemento richiesto dalle norme
Per la nuova scuola, però, apprezzo l’impegno ma ho poca fiducia. Tant’è che mettersi a discutere sulla collocazione per me ha poco senso, anche se la “zona Girasoli”, previa (costose e necessarie) opere stradali che ne permettano il raggiungimento comodo e sicuro da più punti, mi sembra una soluzione sensata.
Però, dopo le promesse tipicamente elettorali non mantenute di Renzi per interposta Boschi, a cui è stata data evidentemente troppa fiducia (ma sbagliando si impara e questo si vede già a occhio nudo nell’atteggiamento degli amministratori) ora si pensa a una scuola nuova che si potrà realizzare solo con gli introiti della vendita di due edifici pubblici e con uno sblocco del patto di stabilità.
Ce la faremo mai?
Sulla base di questi miei dubbi, ribadendo che l’essenziale è che arrivino almeno i soldi per Terontola e preso atto che la ricollocazione di coloro che attualmente vanno a scuola a Fratta è comunque un problema di grande importanza, mi viene in mente un compromesso che costerebbe meno, sarebbe forse più velocemente attuabile e svolgerebbe comunque la sua funzione.
Magari sto dicendo una fesseria ma… che ne pensate di un ampliamento e/o risistemazione generale della scuola di Sodo? Vi chiedo un’opinione su questo