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Chiese chiuse, Giubileo grande occasione per risolvere il problema

Più volte negli anni su queste pagine è stato sollevato il tema delle Chiese dei nostri centri storici e territori che troppo spesso restano chiuse, trasformandosi in un enorme patrimonio poco sfruttato per quelle che potrebbero essere le positive ricadute sul piano dell’attrattiva turistica e dell’interesse culturale, sia per chi viene da fuori, sia per chi risiede nella nostra vallata. Alcuni anni fa, 2007, ai primordi del “Pollo” realizzai un video relativo alle Chiese di cortona città: un esperimento che rivelava che, in una qualsiasi giornata invernale, fosse una rarità trovare una chiesa aperta e visitabile (su 14 chiese, solo 3 risultarono accessibili)

 

Va detto che da allora qualche miglioramento c’è stato, ma se pensiamo che sono passati 9 anni (!!!) anche i più benevoli storceranno il naso di fronte all’attuale situazione, ben poco differente. Per esperienza posso dire di aver incocciato anche la scorsa estate in tantissimi turisti interessati a visitare gli interni di molte nostre chiese, a cui ho dovuto rispondere “purtroppo è chiusa“.

Il problema ovviamente non è solo di Cortona città, ma di tutti i centri storici e di tutto il territorio (e non solo in Valdichiana), tant’è che se facessimo un ‘esperimento’ analogo nelle Chiese delle frazioni il risultato finale sarebbe di sicuro sconfortante.

La causa principale è senza dubbio la penuria di sacerdoti, ma una soluzione andrebbe comunque cercata per il bene e l’utilità di tutti, con più idee e impegno rispetto a quanto fatto finora. Forse non ci si rende conto realmente del potenziale?

 

L’occasione del Giubileo è importante.

Due Chiese in Valdichiana (la Collegiata castiglionese e il Calcinaio di Cortona) sono chiese “giubilari” e possono essere un punto di partenza. Dalla primavera in poi è logico prevedere un afflusso di fedeli maggiore rispetto al solito, come pure un interesse crescente da parte dei turisti che sarà ulteriormente favorito da novità quali (parlando ad esempio per Cortona) il nuovo Museo dedicato a San Francesco e Frate Elia. Perchè dover “tagliare le gambe” ancora una volta a questo interesse, fermando possibili percorsi turistici e di fede più lunghi di quelli esistenti?

E’ quindi il momento di affrontare il problema. Occorre individuare, senza i soliti “scarica-barile” e conflitti di competenze, un modo per riuscire a tenere le chiese aperte e visitabili, magari collegandole ‘in rete’, creando percorsi e occasioni e non lasciando a sè stessi alcuni piccoli positivi esempi già esistenti.

 

Come farlo? Le vie possibili sono tante, anche senza costi eccessivi.

Una è quella del volontariato. Non mancano associazioni che potrebbero offrire la loro collaborazione. Un’altra è quella dei servizi civili: un progetto in questo senso potrebbe essere proposto e probabilmente sarebbe tenuto in considerazione. Oppure si potrebbe incaricare qualche soggetto che già opera nel settore di individuare soluzioni che sappiano anche auto-finanziarsi, magari con eventi ad hoc. Oppure ideare qualcosa con gli Istituti Scolastici del territorio, col sistema degli stage, oppure individuare soluzioni anche utilizzando l’opzione dei voucher

Lo si potrebbe pensare in ogni Comune singolarmente, ma volendo (visto che si ragiona molto di ‘promozione turistica di vallata’) si potrebbe lavorare tutti insieme come Valdichiana

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Già con il permesso del parroco don Simone costagli e senza nessun altro ente tanto meno il comune abbiamo riaperto San Cristoforo e San Marco! Iniziativa di successo visto il numeroso gruppo di persone che sono venute!!! Ora riapriremo per Pasqua e per il 25 aprile!! Se l'amministrazione si degnasse di fare qualcosa aiuterebbe a finanziare il minimo pagamento dei custodi ! Ma sono sicuro che rimarrà un bel sogno!!!

  • Non capisco, per quale motivo chiese come il calcinaio, del quale le istituzioni si sono sempre dimenticate, dovrebbero ora interessare. Scopi turistico-commerciali?? Le chiese servono ad altro, i sacerdoti che mancano non sarebbero mica dei custodi. Strano paese quello che vuole la laicità dello stato e poi va a cercare riparo sotto le gonnelle dei preti...

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Michele Lupetti

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