{rokbox title=| Carlo Alberto Carini :: Sindaco di Monte San Savino |}images/carinimonte.jpg{/rokbox}Che succede a Monte San Savino? La maggioranza che sostiene Carlo Alberto Carini è in difficoltà o siamo di fronte a dei banalissimi ultimi residui del caso-Maffezzoli che creò malumori nei mesi passati? Un modello di centrodestra ‘civico’ vincente nella sfida elettorale del 2009, un esempio che poteva essere replicato alle prossime elezioni amministrative 2011 rischia di sciogliersi come neve al sole oppure sono solo piccoli scricchiolii insignificanti, ma la struttura rimane solida?
Lasciando da parte le disquisizioni sugli status di certi giovani assessori su Facebook, roba di cui abbiamo letto stamani confinabile nell’ambito del gossip politico-giornalistico come quello che tanto prolifera sui giornali nazionali, è il momento di porsi tutte queste domande.
Il dato di fatto è che gli ‘indipendenti’, eletti in ‘Città Viva’, la lista civica che sostenne Carini, apertamente critici verso l’operato del Sindaco e sul recente rimpasto in giunta (dentro Roggi, con qualche ridistribuzione di deleghe, per riempire il vuoto rimasto dall’uscita, o cacciata che dir si voglia, della Maffezzoli) adesso sono tre. Non più, quindi, la sola ‘pasionaria’ Alika Maffezzoli. Ora ci sono anche Andrea Mezzetti e Attilio Ricci.
“Ad oggi” dice la Maffezzoli “avrei auspicato una riflessione sui risultati raggiunti ed un’analisi delle tante professionalità esistenti fra i Consiglieri, per arrivare ad una scelta più coraggiosa di un vero rimpasto che avrebbe dato un forte segno di maturità e di cambiamento ai cittadini che già da tempo esprimono un sempre crescente malcontento. Alla base della mia rimessa sussisteva una critica al metodo usato dal Sindaco Carini nel prendere decisioni così come alla sua capacità di delegare. Ritengo che questo sia il punto di maggior debolezza del Sindaco Carini, che continua a nascondersi dietro decisioni ed esternazioni arbitrarie ed autoritarie”. Commenta poi Ricci : “Il Sindaco non ha applicato il motto della campagna elettorale ‘Voglio governare insieme a voi’ e ‘Le scelte facciamole insieme’. Purtroppo i fatti continuano a dimostrare che invece della seconda persona plurale, il Sindaco usa esclusivamente la prima persona singolare e questo distorce la linea democratica e costituzionale”. Chiudono poi, i consiglieri, con questa frase, un po’ rassicuramente: “Intendiamo mantenere fede agli impegni nei confronti dei nostri elettori all’interno del gruppo in cui siamo stati eletti, ma con l’impegno di partecipare con spirito critico ma sicuramente costruttivo con l’obiettivo di migliorare il nostro paese”
Che significa tutto questo? Semplice divergenza di vedute momentanea, frazionamento o divisione vera e propria? E se fosse divisione, da cosa origina questa? Da un conflitto fra forze politiche, tra civismi e partiti (in fondo quella di Carini era una lista civica, non la lista del PdL con l’Udc), o da qualcosa di più prettamente personale? Se è vera divisione, questa rischia di mettere poi in dubbio il proseguimento della legislatura?
Il Sindaco Carini, commentando anche il recente rimpasto in Giunta e le polemiche sollevate dai tre consiglieri, ha ovviamente teso a ridimensionare il problema. “Tutti i consiglieri del gruppo ‘Città Viva’ sono stati ascoltati prima che il Sindaco prendesse la decisone di nominare Luca Roggi assessore, a prescindere che la decisone di nominare gli assessori spetta al primo cittadino del comune” si legge nel contro-comunicato uscito ieri, che continua: “Siamo pertanto convinti che personalismi sempre più marcati stiano andando oltre l’azione di governo che i cittadini hanno voluto dalle ultime elezioni amministrative. Vorremo quindi confrontarci con quelle persone che ci tacciono di scelte arbitrarie e non condivise, auspicando con essi un confronto costruttivo e non strumentale. Vogliamo, inoltre, puntualizzare che i personalismi, senza logiche concrete, stiano andando contro un’amministrazione che si sta fortemente prodigando per dare risposte ai cittadini e che tanto si impegna per il bene comune della collettività. Il nostro gruppo ’Città Viva’ è solido e coeso e sta portando avanti il proprio programma elettorale, tra l’altro condiviso da tutti i consiglieri del gruppo attualmente rappresentati nel parlamentino savinese”.
Questo è quanto. Ma guardiamo sull’altro fronte.
A Monte San Savino non sembra si goda di troppa salute neanche a sinistra. Finita l’amministrazione Materazzi, con la susseguente battaglia delle primarie vinta contro ogni pronostico da Aidi Nanni, poi sconfitta agevolmente da Carini, la sinistra è in fase di riorganizzazione e non riesce a tenere la breccia, nemmeno in un momento di difficoltà per la controparte come questo. La riorganizzazione si prospetta molto lunga, sia perchè la ferita è stata profondissima, con tanti strascichi, sia perchè mancano figure in grado di emergere e portare un vero rilancio nell’azione dell’opposizione, in consiglio e fuori.
La sensazione, da mero osservatore esterno, è che al Monte si vada a due velocità. Una è quella della città nel suo complesso economico-sociale, l’altra quella della politica, un tantino più ingessata e lenta. A far sorridere i savinesi, adesso, pare ci sia solo la Sansovino, già prima in classifica nonostante la penalizzazione iniziale. Accontentiamoci di questo, nella speranza che le prossime settimane servano a trovare risposte a tutte le domande che ci siamo posti qui sopra.