Archiviata con le dimissioni di Brandi da Estra la vicenda parallela che tanto polverone aveva alzato adesso, forse, si può ricominciare a parlare di Castiglion Fiorentino. Di Castiglioni e basta, col suo dissesto finanziario, con ancora il suo Sindaco e le opposizioni (comprensibilmente) scatenate e battagliere, con un futuro totalmente da ricostuire. Castiglioni e basta. Vi paresse poco…
In queste ultime settimane della vicenda del nostro poro comunello disgraziato se ne sono occupati un po’ ovunque. E’ diventata una questione prima provinciale, poi regionale. E’ stato meglio o peggio? Secondo me è stato peggio. Sarebbe finita sicuramente allo stesso modo, ma meno clamore avrebbe solo fatto bene alla città e ai cittadini.
Il baillame di politica e stampa piovuto sulla città in questi giorni è stato invece sovradosato. La vicenda parallela dell’ex Sindaco nominato a Estra, con tutti gli annessi e connessi, certamente ha contibuito a questo sovradosaggio.
In tanti c’hanno visto un rendiconto. Il boccone era troppo ghiotto. Tutti iniziavano parlando di Castiglioni, ma poi in due o tre righe arrivavano altrove. Al Brandi e a Estra. Tiravano fuori l’equazione stranamente logica (evidentemente a volte anche in politica fa comodo usare la logica…) “ex sindaco di un comune prossimo al crac = non può stare a capo di una delle multiutility più importanti d’Italia” e la chiudevano lì. E Castiglioni spariva dal discorso, ma restava in mezzo al problema.
Adesso che il turbinio politico-mediatico è riuscito a ottenere quasi tutto quello che voleva (che Brandi se ne andasse da Estra e che chi aveva contribuito a mettercelo, la dirigenza del PD e alcuni influenti primi cittadini, pagasse politicamente l’errore compiuto) probabilmente la polemica si spegnerà. E torneremo a parlare di Castiglioni e basta. In pagina Valdichiana
Al Sindaco Cesarini, a cui pur nel rispetto del carattere mite e poco media-friendly ci permettiamo di rimproverare un’estate di silenzi-stampa, va il merito di una scelta di certo contestabilissima, ma indubbiamente compiuta in autonomia, guardando alla sostanza della questione e non al fumo che si era sviluppato intorno. “La sicurezza di una scelta giusta” recitava lo slogan elettorale di Cesarini dello scorso Maggio (vedi a sinistra foto dell’evento con D’Alema). Ora che la scelta il Cesarini l’ha fatta, vediamo se saprà confermare coi fatti quello slogan.
La grande esigenza però adesso, oltre a capire cosa accadrà e trovare la forza di ripartire qualunque sia la strada, è capire cosa è successo davvero a Castiglioni.
Non dimentichiamoci di questo. Non spegniamo le luci e bbonanotte
Scriveva ieri Luca Trippi nel suo bellissimo articolo che “nessuno vuole sapere come è morto James Dean“.
Beh, a noi invece interessa e anche parecchio chi e con quali atti ha precipato Castiglion Fiorentino nei casini e in questo il Sindaco che già molto ha detto nella sua ultima lettera aperta, per dimostrare che merita ancora la poltrona dove potrà forse continuare a sedere, dovrà impegnarsi molto nei prossimi mesi.