Mentre Casa Pound scomoda il futurismo per goliardiche affissioni notturne di foto di celebri “Commissari” (da Rex a Lo Gatto) Castiglion Fiorentino si avvicina al giorno decisivo: sabato mattina dalle 10 il Consiglio Comunale si riunirà infatti per ratificare la dichiarazione di dissesto finanziario. Le opposizioni affilano le armi invocando una grande partecipazione di popolo alla seduta e chiedendo le dimissioni di Sindaco e Giunta, mentre fra i commentatori il dibattito assume i contorni di un toto-scommesse: la domanda che circola è questa “visto il percorso non semplice con cui all’interno della giunta si è deciso per il dissesto (con 2 assessori che la pensavano diversamente) i 12 consiglieri comunali di maggioranza saranno tutti compatti nel Sì?“
In realtà il toto-scommesse rischia di perdersi in un inutile esercizio di fanta-politica visto che è logico ritenere, pur in una situazione alquanto poco logica come quella castiglionese di queste ultime settimane, che ormai anche se con qualche mugugno non si possa far altro che votare Sì.
Molto più interessante è invece il toto-Relazione di Cesarini. Cioè cercare di capire cosa dirà Cesarini sabato mattina quando si troverà per la prima volta a dover giustificare pubblicamente la sua decisione ricostruendo anche, passo dopo passo, come si è arrivati a questa situazione.
In questo senso la relazione del Sindaco, in quanto attuale Sindaco e in quanto parte attiva anche dell’amministrazione precedente (come assessore al bilancio), sarà il vero punto cruciale per una “ripartenza” che voglia essere credibile. Servono risposte forti e dichiarazioni di intenti decise che devono necessariamente andare oltre quanto letto nelle lettere aperte ai cittadini inviate in queste settimane.
Oltre a chiarire a beneficio dei cittadini tutti i contorni del percorso futuro, dalla dichiarazione di dissesto in poi, fornendo per quanto possibile già un’idea dei tempi e delle modalità della “ripartenza” quello che è lecito aspettarsi è quindi l’individuazione delle responsabilità. Sia per il lato amministrativo che per quello politico. E questo non significa sputare sentenze nè scaricare barili. Se è impossibile dare un quadro chiaro adesso, almeno si individuino strade capaci, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, di arrivare a quel risultato in tempi brevi.
Di fronte a un atteggiamento di questo tipo, anche se certo le opposizioni non potranno applaudire, ci sarà perlomeno la possibilità di intraprendere una nuova via per ricostruire quanto prima con i fatti il necessario rapporto di fiducia e credibilità fra amministratori e cittadini che aveva certo contribuito all’ultima vittoria elettorale del Maggio scorso.
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