Passa quasi in sordina, pubblicata dal Nuovo Corriere Aretino, una notizia in realtà cruciale per quanto riguarda la situazione economica del Comune di Castiglion Fiorentino. L’intervento del Commissario Prefettizio e i provvedimenti attuati in questi mesi hanno infatti portato al riequilibrio di bilancio per il 2011. Copia di tale atto, col bilancio stabilmente riequlibrato, è già stata trasmessa al Ministero dell’Interno. In sostanza, fra sacrifici imposti (aumento dei vari tributi) e tagli di vario genere alla spesa, si è arrivati non solo a evitare un ulteriore peggioramento della situazione, ma pure ad un avanzo di gestione per il 2011 pari a 166mila euro, fondi che saranno utilizzati ovviamente in direzione del complessivo risanamento.
A questo si aggiungono altre risorse per il risanamento che si conta di ottenere principalmente con l’alienazione dei beni patrimoniali disponibili, per una cifra totale di 7milioni e 728mila 750 euro. Non è dato sapere quali saranno i beni posti in vendita, e lo si potrà sapere solo quando verranno bandite le aste di vendita: certo questo passaggio sarà cruciale per ridare definitivamente ossigeno ai conti comunali.
La considerazione molto spicciola che si può trarre è che Castiglion Fiorentino dopo aver speso troppo negli anni passati si è adesso inserita sulla strada giusta e mantenendo questo rigore potrebbe arrivare a superare il problema del dissesto in tempi forse più brevi di quanto si ipotizzava in precedenza. Certo, ancora con ingenti sacrifici e con la rinuncia a una vasta parte delle proprietà pubbliche, la cui vendita resta comunque un’incognita visto che un bene per trovare un qualche compratore deve comunque risultare appetibile.
La domanda, a questo punto, e se questa strada avrebbe potuto essere imboccata dalla politica nei mesi passati. Su questo è logico prevedere che si aprirà un ampio dibattito che entrerà probabilmente anche fra i temi della campagna elettorale. Quello che è certo è che questa strada la politica dovrà proseguirla, dopo le elezioni, una volta che si troverà a guidare il Comune. Ma forse potrà farlo, da oggi, con qualche angoscia in meno