Mancano solo dieci giorni alla presentazione di candidati a Sindaco e liste (il termine è il 3 Aprile alle ore 12) ma ancora non c’è un nome ufficializzato per le candidature di Castiglion Fiorentino. A differenza di Monte San Savino, dove già tre nomi sono ufficiali (Bloise, Valdambrini, Stanghini) e su altri si dovrebbe arrivare a una chiusura in tempi abbastanza brevi, il comune castiglionese non ha ancora “pretendenti” ufficiali. Sarà l’effetto del dissesto economico, causa inevitabile di sommovimenti politici, o il motivo è un altro? Difficile dirlo. Proviamo comunque a fare un quadro dello “stato dell’arte” così da favorire la comprensione del lettore.
Partiamo dal poco di sicuro che c’é: pubblicamente si è manifestata per ora solo un’alleanza, quella che partendo dall’iniziativa della corrente PD Area Democratica ha trovato la firma di Unione di Centro, Italia dei Valori, Partito Socialista, Sinistra Ecologia Libertà, Alleanza per l’Italia e della lista civica Cittadini in Comune. La candidatura a Sindaco, ventilata dalla stampa e non smentita, ma nemmeno confermata dai membri dell’alleanza è quella di Luigi Bittoni. Il nodo dovrebbe sciogliersi dopo domenica.
E proprio domenica avrebbero dovuto, e ribadisco il condizionale, svolgersi le primarie del Partito Democratico, che non fa parte dell’alleanza suddetta. Alle primarie si erano candidati l’attuale segretario Antonio Aurilio e Sergio Fabianelli. Lunedì Aurilio si è ritirato, ma ancora nè Fabianelli ha ufficialmente comunicato nulla (a caldo, sulla stampa, aveva escluso l’ipotesi di ritirare la propria candidatura) nè ancora il PD ha comunicato in modo ufficiale l’annullamento delle elezioni primarie.
L’intento di Aurilio, al momento del ritiro, è stato ovviamente quello di superare le divisioni e trovare un generale ricompattamento di tutta l’area di centrosinistra: vedremo però se si potrà arrivare a questo e soprattutto in quale modo. Le vie del Signore, si sa, sono infinite, anche se la situazione venutasi a creare è indubbiamente complessa e le due discriminanti della discontinuità col passato e del tema Sadam, sui cui l’alleanza sposa un secco “no”, rischiano di diventare uno scoglio insuperabile. Qualche segnale ufficiale dovrà però per forza arrivare nel giro di non molto.
Ieri l’UDC, la cui firma è in calce all’alleanza che fa perno su Area Democratica, ha parlato di necessità di elaborare soluzioni fuori dagli schemi, ma allo stesso tempo equilibrate e baricentriche.
Il PDL, nel contempo, ha lanciato sempre ieri mattina un forte appello di unità per un “patto” il più vasto e comprensivo possibile. L’obbiettivo è quello di arrivare a uno schieramento di forze e uomini che riunisca tutta l’area alternativa al centrosinistra. Le anime e le personalità sono però molte, e non è detto che si trovi la “quadra” con semplicità. Mario Agnelli, Domenico Nucci, Paolo Bruni, Massimiliano Lachi sono tutte figure di rilievo che svolgono il ruolo di “interpreti” di larghe fette e ambiti dell’elettorato e della società castiglionese. Insieme possono portare un consenso ampio, divisi rischiano di disinnescarsi l’uno con l’altro. Si troverà una convergenza comune? Con quale formula? Anche in questo caso è ipotizzabile che qualche notizia ufficiale a breve, visto che, come detto all’inizio, ormai mancano solo 10 giorno allo scadere del termine.
Altri soggetti che probabilmente torneranno in campo e che hanno una presenza nell’agone politico castiglionese sono quelli visti l’anno scorso, dal Partito Comunista dei Lavoratori, che candidò Giuseppe Mazzoli, a Forza Nuova, che schierò Michaela Freni. Scenderanno nuovamente in campo anche loro?
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Se ci s'aspettava una risposta forte da parte della politica, una sorta di penitenza per redimersi dalle malefatte del recente passato, si è rimasti delusi. A pochi giorni dalla scadenza aleggia solo tanta incertezza. Per la serie..."Chi si offre di candidarsi faccia un passo avanti!", e tutti fecero un passo indietro meno che qualche kamikaze!