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Braccio di Ferro alla Cantarelli: Istituzioni assenti

Mentre impazza il caldo e l’atmosfera si fa molto festaiolo / vacanziera prosegue una querelle di importanza cruciale per il futuro della vallata, su un tema da sempre definito da tutti “prioritario” quale quello del lavoro. Il caso è quello della Cantarelli, azienda che dopo un lungo periodo di crisi ha eleborato un piano di rilancio. Ovviamente trattasi di un piano che restituisce una prospettiva futura all’azienda (che conta attualmente 280 dipendenti) ma prevede, oltre alla chiusura di uno stabilimento (quello di Rigutino, mentre invece resta aperto quello di Terontola), dei sacrifici per i lavoratori, con riduzione del personale e altre rinunce.

 

Adesso il piano deve essere tradotto in realtà e, come prevede la legge, si tratta fra vertice aziendale e sindacati per definire tutti i dettagli e limare le varie sfumature. C’è da capire in quanto andranno davvero a casa (circa 80 o quasi la metà?) e da discutere su tanti frangenti arrivando a un accordo condiviso. Il clima è purtroppo molto teso e, a un iniziale ottimismo che faceva sperare in una soluzione veloce, si è sostituito lo scontro frontale la cui soluzione appare in questo momento molto lontana

Senza entrare nel dettaglio della discussione mi preme sottolineare l’evidente (almeno ai miei occhi) assenza delle istituzioni. Troppo impegnate a parlare d’altro, incapaci di rendersi conto dell’importanza della questione oppure politicamente non in grado di poter svolgere quello che potrebbe essere un cruciale ruolo di mediazione?

 

Inserirsi in questioni così è indubbiamente rischioso e nemmeno è richiesto da nessuna legge. Il margine d’azione, sono d’accordo, è poco. Ok…

Però a mio avviso prendere una posizione, esternarla, attivarsi e offrirsi al servizio di una positiva soluzione dovrebbe rientrare nei doveri di un ente pubblico e soprattutto dovrebbe scaturire in maniera “naturale”, diciamo quasi istintiva, dal senso di responsabilità di un amministratore locale. Funziona così: quando la situazione arriva a livelli inconciliabili qualcuno deve arrivare a metterci una pezza o perlomeno provarci

E poi questo silenzio stona col gran chiasso che si fa su tante altre cose. E suona veramente grottesco

Se non s’è fatto nulla, quindi, si provi a farlo. Se s’è fatto qualcosa, invece, lo si racconti ai cittadini. E in ogni caso si esterni una posizione sulla cosa. E’ doveroso

 

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Trovo insopportabile lo spessore politico di chi amministra ormai da anni questo paese. Pochi giorni fa, convinto che la misura fosse colma e che non si potesse abbandonare delle lavoratrici e dei lavoratori in questo modo, come Rifondazione Comunista abbiamo lanciato un appello alla sensibilizzazione ed all'esternazione delle varie posizioni. Pensare che la politica non possa far niente è assurdo (se così si dicesse invito gli amministratori a cambiare mestiere visto che ricoprono un ruolo del tutto privo di scopo). Siccome invece dico che, si, i margini sono stretti (ed è stata una scelta politica del centrodestra e del centrosinistra far si che siano stretti per lasciare mano libera al magico mercato), ma nella ristrettezza si può operare e soprattutto si può mobilitare l'opinione pubblica. La visita del ministro del lavoro Poletti ad esempio può essere un'occasione di confronto sul tema o è una passerella per un progetto - per altro a mio parere di bassissimo profilo - su cui il PD intende fare propaganda spicciola? A qualcuno sembra una cosa fuori luogo o da poco la presenza del ministro del lavoro quando di lavoro si deve parlare? A me proprio no, direi che ha la sua importanza ed è una ghiottissima occasione che potremo sfruttare. E' un'idea malsana? Lo si dica, ma si parli, si esca da questo silenzio che ad un qualsiasi osservatore attento sa tanto di complicità nell'attacco al mondo del lavoro.

  • fratelli d Italia -lega- movimento5 stelle- rifondazione comunista hanno chiesto un incontro al sindaco tramite l assessore Ricci per poter parlare venerdì con il ministro Poletti , a questo eventuale incontro abbiamo chiesto la partecipazione della CGIL che ci auguriamo ci dia appoggio, nel caso non venisse accordato l incontro con il ministro tutti insieme siamo disposti ad un sit in in piazza. Noi crediamo che sia giusto fare una battaglia comune per tutelare il lavoro ed i lavoratori.

  • assurdo abbandonare la gente al proprio destino.. la mediazione della politica si pensa può far poco ma l'assenza fa di sicuro molto meno... c'è chi si nutre della parola lavoro ad ogni sbadiglio e poi si dimentica di dare un seguito alle proprie dichiarazioni
    tutta la mia solidarietà alle maestranze di questa storica azienda del nostro territorio

  • Piu' che il silenzio la vergogna dell'impotenza. Ricordo le belle parole di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza che hanno votato all'unanimità la mozione che presentai a difesa delle maestranze con l'impegno della Giunta a prodigarsi verso la Regione affinchè si mettessero in campo le forze e le amicizie per trovare una soluzione https://www.valdichianaoggi.it/politica/comunicati-stampa/cortona-approvate-due-mozioni-del-consigliere-berti-71015599.html . L'assessore Ricci 20 gg fa, ricevutomi su richiesta proprio per la questione, ha riferito che nonostante asserite richieste, la regione non ha mai ricevuto l'amministrazione di Cortona per parlare di questo "problema" , forse per le imminenti elezioni regionali, ma qualcuno aveva dei dubbi che il PD non vincesse ? Vedo sempre più solo Pubblicità e Proclami che POLITICA e sempre meno di quella sociale da chi ancora sventola bandiere rosse. Faccio politica ma non sono, per mia fortuna, un politico.

  • Come si mette, si mette, non c'è miglior ministro del lavoro che fino ad un'anno fa era il presidente delle cooperative (Mafia Capitale ne è l'esempio!) per poter discutere della situazione Cantarelli, ma abbiamo visto che dove spesso mette mano il Governo attuale va tutto a putt.. Che la situazione venga risolta con le Maestranze, perche alla fine sappiamo che ha rimetterci siamo sempre Noi operai e non certo che sta nei palazzi o chi ricopre incarichi temporanei...

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Michele Lupetti

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