“La mortadella è comunista. Il salame socialista. Il prosciutto è democristiano. La coppa…liberale. Le salcicce, repubblicane. Il prosciutto cotto è fascista!” (Francesco Nuti in “Caruso Pascoski di padre polacco”)
Bene: finito il curturale si torna a i’ rricreativo. A Ferragosto abbiamo l’imbarazzo della scelta: in ogni angolo c’è un’occasione di socializzazione e c’è gente ovunque, e soprattutto ovunque c’è qualcosa da mangiare. Con una certa sollevazione realizziamo quindi che a stomaco vuoto non ci resteremo, neanche nella più cattiva sorte, e che ci vorrà probabilmente quasi un anno prima che un qualche evento diverso da una sagra torni a monopolizzare l’interesse collettivo così come sono riusciti a fare alcuni festival musicali/culturali nelle settimane passate.
Tutto, quindi, sta tornando alla tanto amata e tranquillizzante normalità: la rivoluzione non s’è fatta, s’è solo intravista per un paio di settimane, non vi preoccupate.
Quest’anno però c’è una novità curiosa: se la bistecca sembrava la Regina incontrastata ora se la dovrà vedere con l’hamburger che entra in scena di prepotenza. “Ferramburger” è l’iniziativa in corso (fino al 18) a Castiglion Fiorentino: panini all’americana a go-go al Parco dei Pini, in contemporanea con la 54esima edizione della Sagra della bistecca di Cortona.
Il “Ferramburger” nasce, anche se 54 anni dopo, con le stesse modalità della sagra cortonese: a lanciarla è la Pro Loco insieme con uno degli imprenditori più vispi (a Cortona era Tonino, a Castiglioni il Garden). Non possiamo dire se l’hamburger andrà avanti per 54 anni e se batterà la bistecca, ma l’idea è intelligente, è stata ben pubblicizzata, occhieggia al pubblico giovane, ha la finalità sociale (l’acquisto del defibrillatore) che a Castiglion Fiorentino (terra di tradizione DC) non deve mai mancare e poi molto intelligentemente sfrutta con una serie di iniziative di contorno il ritorno agli anni 50 che ormai pervade la nostra realtà locale, quel come back leggerino agli happy days di Fonzie e Poveri ma belli, con giovani che vengono su senza troppi pensieri e pretese e quella lieve fiducia nel futuro perchè la vita è lunga e siamo giovani, pur nella crisi.
Uno sforzo di fantasia imprenditoriale è quindi stato fatto e sa un pochino di novità, specie di fronte alla routine del magnare e ballare il liscio, della serie fantasia zero, che pervade il 90% delle altre sagre che ci riempiono le serate estive, con sforzi economici e umani che, se dirottati altrove in qualcosa di meno banale e standardizzato, chissà quali rivoluzioni copernicane potrebbero produrre.
A Cortona, nel frattempo, si cuoce nell’ormai mitologico bracere fatto di mattoni del Parterre, sperando che non piova. La Bistecca cortonese è un’istituzione e ha tutto il diritto di tirarsela un po’, visto che è stata la prima (o quasi) sagra inventata in provincia e una delle prime in Italia ed è ancora degna di chiamarsi con questo nome visto che si mangia proprio la bistecca e non ci si trova di fronte a un ristorante a cielo aperto con 250 cose nel menu come invece avviene in molte altre occasioni, con buona pace di chi il ristorante ce l’ha e ci lavora con fatica tutti i giorni
Insomma, divertitevi, fatevele anche tutte e 2 le sagre e magari poi scriveteci un vostro giudizio. Diteci se è meglio la bistecca o l’hamburger, se vince Cortona o se vince Castiglioni.
Buon Ferragosto a tutti!