Sta passando un’altra settimana, ne mancano solo 3 al voto e Arezzo continua a vivere una campagna elettorale senza grossi picchi. Presentate le varie liste, in sordina, già si parla delle “squadre” che chiunque vinca (a parte i super-outsider) avranno ben poco di nuovo. La continuità sembra una scelta condivisa, sia per il Fanfa (la “testa” della lista PD, dietro al Segretario Comunale Donati che occupa il primo posto, vede in fila diversi assessori) che per l’eventuale Sestini che secondo i giornalisti ripescherebbe alcuni nomi già visti ai posti di comando in passato.
Dei prescelti del Luche, incomprensibilmente, La Nazione non fa menzione. Perchè? Boh.
Nel frattempo si nota la sparizione dei mega-manifestoni murales di Macrì in zona Esselunga; i punti elettorali dei vari candidati sono quasi sempre chiusi e vuoti, i ‘comitati elettorali’ si riducono a sparuti gruppetti di persone divise a metà fra professionisti (della politica e della comunicazione) e volenterosi che cercano buchi liberi fra un impegno di lavoro e l’altro, imperano i ‘santini’ di questo o quel candidato consigliere e i ‘piccoli’ provano a insinuarsi su qualche tema, ad esempio l’apertura dei negozi il prossimo 1° Maggio, faccenda su cui la scelta di Fanfani ha lasciato diversi strascichi polemici.
Ma un vero argomento non c’è, nè di critica nè di proposta. Manca l’ingrediente, la zampata, il brivido, la svolta in grado di riaprire davvero i giochi e smentire i recenti sondaggi che davano ancora il Sindaco in carica oltre il 50%.
Però a essere benevoli l’incognita forse c’è, come giustamente mi ha fatto notare un amico. Si chiama Beppe Grillo, in arrivo ad Arezzo ad appena 48 ore dal voto. Venerdì 13 (un titolo da horror), dalle 21, addirittura in Piazza Grande, la piazza meno usata dalla Politica, pur essendo la più bella di Arezzo. Mai usata forse perchè troppo grande e difficile da riempire.
Grillo arriva, a poche ore dal voto, in una città in cui almeno il 35% degli elettori non sa cosa fare e per la data e l’ora ha l’ultima parola su tutti, con tanto di stampa pronta a parlarne perchè è comunque un personaggio e non è mai venuto ad Arezzo per cose di questo tipo.
La gente a vederlo ci andrà, perchè, pur non comparendoci mai, è uno della televisione e ad Arezzo è una novità.
Ricordiamoci di questo 35% di incerti. Per molti di essi può essere risultato non convincente anche il vicino di casa candidato, o l’amico, o l’ex compagno di scuola, o il datore di lavoro. Grillo non potrà certo spostare chissà cosa: non è un politico, presenterà una lista di semi-sconosciuti (non si offendano, please) con uno show in cui parlerà di tutto meno che di Arezzo…però esiste anche il voto disgiunto, e qualcuno potrebbe pure scegliere “accrocchi” particolari in cabina elettorale.
Accrocchi tali, anche con un 3 o 4% per gli sconosciutissimi ‘grillini’, di portare Fanfani a quel 49.9 di vasaiana memoria che certo suonerebbe stonato.