Da buon esperto di cucina quale io sono (ma anche no) vengo invitato, per intercessione del sempre ottimo collega e blogger di Valdichianaoggi.it Alessandro Maurilli, nella giuria di “Amministratori ai fornelli”, iniziativa nell’ambito dello Street Food di Marciano della Chiana. Eccomi quindi a Cesa, nella prestigiosa Sala dei Festieri, a giudicare da totale incompetente le prestazioni culinarie di ben noti amministratori locali. Sono le 5 del pomeriggio ma, come sempre, ho già lo stomaco pronto all’abbuffata e appena seduto al tavolo della giuria prendo atto della prima grande fortuna del giorno: vicino a me c’è uno chef dal quale posso recepire come una spugna assetata opinioni e consigli utile per dare dei giudizi decenti. Non male.
Ma ecco che inizia la disfida: per primo scende in campo Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale. A dispetto della sua personalità politica non certo da comprimario punta su un piatto da tranquillone, volando basso senza troppe pretese: un picio aglio-basilico-pomodorini con intelligente appiglio tricolore che non delude e ci apre lo stomaco con leggerezza. Giudizio personale: 20/25.
Segue il Sindaco di Marciano Marco Barbagli che giocando in casa è dato per favorito dai bookmakers. Si scatena in una Carbonara d’alto livello, con importante richiamo patriottico-risorgimentale, penalizzata soltanto da un filo di sale di troppo. Niente male, voto 21/25
Ma ecco che Franco Parigi, primo cittadino di Foiano, entrato in scena senza troppi clamori com’è nel suo stile, si lancia in una dotta disquisizione sulle origini storiche e sulle varianti localistiche del suo piatto, una popolarissima panzanella. Incanta la giuria giustificando l’assenza di olio richiamandosi proprio a secolari tradizioni foianesi, ma anche se è vero che l’olio non ci vuole la panzanella è troppo asciutta e qualcuno storce la bocca. Per me è da 20/25
Roboante come suo solito arriva poi Bruno Tommassini, consigliere comunale di Marciano noto più che altro per essere il presidente provinciale dell’Arcigay, oltre che un affermato stilista. Coerentemente col personaggio la sua è la scelta più creativa: un maltagliato al burro fresco impreziosito da pepe (forse troppo), un filo di peperone e scaglie di grana. Non passa certo inosservato. Voto 21/25
Arriva poi l’outsider: Moreno Pari, assessore a Castiglion Fiorentino ed ex-boxeur. La sua è una prestazione d’alto livello. Lega con gran classe i sapori dei suoi gnocchi alla norcina “modificati” con aggiunta di pomodorini. Il migliore. Voto 23/25
La nazionale cortonese, su scelta di mister Vignini, evita di lanciare in campo l’inetto (culinariamente parlando) Sindaco, ma seleziona il n.1 del vivaio: il consigliere comunale Eugenio Guerrini. Buona anche la sua prova, con delle pennette “cortonensis” (richiamo alla Tabula) improvvisate sul momento ed esaltate dall’uso del baccello. Un’idea interessante. Voto 21/25
La prima delle due donne in gara, il neo-Sindaco di Civitella Ginetta Menchetti, è attesissima: mette subito le mani avanti temendo di deludere, ma poi sul campo dimostra con chiarezza di sapere il fatto suo con un grandioso tortello ripieno di bufala al cacio e pepe. Che dire….Suntuoso. Voto: 22/25
A chiudere, quando i giurati boccheggiano appesantiti dai 6 piatti di pasta ricevuti fino a quel momento, c’è la consigliere comunale di Marciano Martina Bennati. La bionda piazza uno gnocco con vellutata di peperoni che non delude, ma arrivando dopo pepi e sapori forti è troppo poco apprezzato nella sua delicatezza. Voto 20/25
Alla fine trionfa Moreno Pari (qui il suo piatto vincente), fra gli applausi dei giudici rimpinguati a dovere. Un grazie agli organizzatori per questa splendida giornata. Per chiudere una domanda e un effetto collaterale. La domanda è: ma Lucignano? L’effetto collaterale invece è che non mangerò più pasta per almeno 15 giorni.