Tutto era filato liscio fino a domenica sera: grande partecipazione, successo organizzativo, centrosinistra al top della popolarità. Poi s’è posta la questione del ballottaggio, che inizialmente non ci doveva essere poi era stato invece inserito, e di come comportarsi verso chi non s’era iscritto prima del 25 Novembre, ma comprensibilmente, sulla scia di un entusiasmo irrefrenabile sempre più diffuso nell’opinione pubblica voleva venire a dire la sua. Logica avrebbe voluto che al quartier generale romano si scegliesse fra due vie, le uniche attuabili: non permettere a nessuno di iscriversi, dichiarando chiuso il corpo elettorale al 25, oppure iscrivere tutti coloro che ne facevano richiesta, senza nessun vincolo.
Attraverso vari passaggi è uscita invece fuori la balzana idea delle “giustificazioni”, trasmessa ai livelli locali prima nella delibera n.25 e successivamente precisata con la delibera n.26, due testi destinati a restare nella storia.
Basta un solo elemento a dimostrare l’inattuabilità di quanto disposto: ai vari coordinamenti provinciali è stata fornita una mail “normale”, non una giga-mail, con uno spazio di memoria risicato che ovviamente a un certo punto si è riempito visto che hanno scritto centinaia e centinaia di persone, alcune in buone fede, altre palesemente per fare casino.
Tutto questo, davvero, non era prevedibile? Io credo di no, visto che non sono certo una gran cima, ma alla notizia della mail la prima domanda che mi sono posto è stata “ah, ma che tipo di mail è? è una gigamail?”
Lasciatemi dire che questo piccolo, ma fondamentale elemento dimostra come a Roma, partendo da direttive certo poco facili da mettere su carta, abbiano dimostrato di non conoscere e non capire nè la situazione contingente, nè la società italiana di oggi.
Questo errore, insieme a molti altri, pone adesso le Primarie di fronte a una situazione incandescente. E così le StumpenTruppen, l’esercito che con enormi difficoltà è chiamato ad obbedire alle disposizioni del gruppo dirigente a capo del quale c’è la biblica figura del “responsabile organizzazione” nazionale Nico Stumpo (nella foto), dovranno adesso combattere la loro ultima battaglia. Confermando quanto sia vera la regola secondo cui i Generali sono quasi sempre peggio dei loro soldati.
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