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Al seggio con l’Aguzzalapis. Nuovo capitolo dei ‘tagli’ senza senso

Ho riso molto, sabato scorso, leggendo uno status dell’amico (e nostro collaboratore) ‘Steve’ Bertini: aveva appreso del taglio di risorse per l’allestimento dei seggi elettorali imposto dal Governo ai Comuni (-60%!!!) e si chiedeva ironicamente, visto che doveva svolgere il giorno successivo la mansione di scrutatore, se gli fosse toccato portare da casa tutta la cancelleria, compresi lapis e aguzzalapis.

Aldilà del termine aguzzalapis, che era un colpo di genio col quale sapientemente Bertini elevava l’atmosfera grottesca, la questione dei tagli è stata davvero qualcosa di comico.

 

 

Per l’ennesima volta, infatti, il Governo ha tagliato tanto per far vedere che tagliava, muovendosi in modo maldestro. Un po’ come con le Province, tolte ma non tolte, o col Senato della riforma (respinta), anche quello tolto ma non tolto.

Chissà perchè quando c’è la possibilità di realizzare risparmi senza troppi danni si finisce sempre per farli creando confusione. E guarda caso martoriando sempre i Comuni.

 

Premesso che secondo me non ha più tanto senso che ancora, in un’epoca così tecnologica, si debba andare al seggio, prendere la scheda e la matita copiativa (non cancellabile, sennò poi Pelù si incavola) mantenendo un costosissimo sistema di Presidenti, scrutatori, segretari nominati dal Presidente… almeno ragioniamo su altre cose ormai fuori dal tempo, che generano lavoro inutile e pesante agli Uffici Elettorali e alle Prefetture, oltre che costi.

 

Faccio due esempi semplicissimi, ma ce ne sarebbero un’infinità.

Penso ai manifesti di “avviso pubblico” che annunciano l’indizione dei comizi elettorali e tutte le comunicazioni successive che, obbligatoriamente, devono essere stampate e affisse. Ma chi le legge? Ma a cosa servono?

Penso ai manifesti elettorali, che poggiano su cartelloni la cui posa richiede una spesa, oltre che un lavoro, una delibera di giunta ad hoc ecc ecc. Ma ormai i manifesti elettorali chi li guarda più?

 

Perchè, piuttosto che fare uno sforzo per rivedere le procedure, tagliando dei passaggi ormai superflui e fuori dal tempo, si tagliano i soldi? Perchè si lasciano in vita un sacco di orpelli e carichi di lavoro e spesa inutili, ma spariscono gli sghèi? Ha senso tutto questo?

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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