Dopo la tornata amministrativa da poco conclusa a cosa pensa la politica? Ma ovviamente alle prossime elezioni Regionali, previste per la prossima primavera e sulle quali si ripongono grandi attese, soprattutto per capire chi sarà eletto e se il nostro territorio potrà avere qualche rappresentante, come spesso accaduto in passato (sia in Consiglio che in Giunta). La grande incognita è però il sistema elettorale, che in base alle regole del federalismo all’italiana si decide a livello regionale, per la serie “fate un po’ come ve pare“
Da questo punto di vista la Toscana è stata dipinta per anni a tinte fosche, come una sorta di laboratorio del dott. Caligari in cui nel 2004 nacque un prototipo del successivo “Porcellum“, ossia la legge elettorale nazionale che tanto deprecabilmente aboliva le preferenze inventandosi le liste bloccate e i “listini” degli intoccabili, quelli eletti di sicuro e scelti da chi comanda e non dal corpo elettorale.
Il piccolo particolare mancante in tutte le ricostruzioni polemiche era però la possibilità prevista dalla legge regionale (e non nel Porcellum) di effettuare le elezioni primarie con una tornata “istituzionale” (pagata dalla stessa Regione) in cui i partiti mettevano in gioco una rosa di candidati e gli elettori, votando, ne sceglievano l’ordine in lista. Peccato che nell’ultima tornata, anno 2010 (le primarie si svolsero nel Dicembre 2009) solo PD e SEL abbiano usufruito di questa opportunità
Come sempre avviene in Italia la toppa rischia di rivelarsi peggio dell’originale e dopo il grottesco capolavoro della “abolizione” delle Province (che invece rimangono, diventando politicamente inutili) e l’altrettanto grottesco miracolo boschiano della trasmutazione del Senato (che rimane, continua a costare e non serve più a nulla) si sta per compiere un nuovo passo verso la riduzione degli spazi democratici, stavolta in Consiglio Regionale.
Il meccanismo è inverso rispetto al 2004: se allora la Toscana fu esempio per l’Italia stavolta è la legge nazionale a essere esempio per noi, ergo bisogna toscanizzare l’Italicum. Ma ecco quello che (dovrebbe) accadere nella nuova legge:
Fatta salva la riduzione dei Consiglieri da 55 a 40 nel nome del “risparmio” (non sarebbe stato meglio ridurre gli stipendi e mantenere il numero inalterato???) eccoci quindi a nuove soglie di sbarramento: 10% per le coalizioni, percentuale che supereranno al massimo in due o tre, 5% per le liste non coalizzate, 3% per le liste coalizzate
C’è poi il premio di maggioranza con il 60% dei seggi attribuito a chi supera il 45% dei consensi e il 57,5% dei seggi per un risultato compreso fra il 40 e il 45%. Ballottaggio nel caso in cui nessuno ottenga il 40% dei voti al primo turno: la vittoria al secondo turno porterà a favore del vincitore il 57,5% dei seggi. Le proporzioni saranno quindi 23 o 24 seggi alla maggioranza contro 17 o 16 delle minoranze
Ma veniamo ai metodi di elezione dei consiglieri, che alla fine è l’unica cosa che ci interessa. Come detto prima c’era il listino del presidente (gli “intoccabili”) e i candidati in lista bloccata, il cui ordine poteva essere scelto con le primarie istituzionali provincia per provincia. Adesso torneranno le preferenze, forse col nome scritto o forse con una crocetta (…) e ovviamente con la nuova regola della doppia preferenza di genere. Da capire la divisione in collegi, pare che si punti a dimensioni abbastanza contenute, sui 400mila abitanti, e come si sceglierà il candidato (o i candidati) nei collegi (primarie o scelta dei partiti?)
Tale nuovo sistema, come detto, dovrà essere approvato in tempo per le prossime elezioni e regalerà a noi toscani prima di tutto la scomparsa dei partiti minori e non coalizzati e la meravigliosa opportunità di giocare per l’ennesima volta allo stesso gioco (il voto) con regole diverse. Come giocare a calcio e trovarsi il dischetto del rigore agli 11 metri, poi a 15 e poi a 6, oppure la regola del fuorigioco che scatta una volta dal centrocampo e una volta dalle tre quarti.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
L'obiettivo è chiaro! Distruggere ogni voce di dissenso utilizzando come leva la motivazione del risparmio economico. Nel frattempo si conservano i privilegi e si elimina voci che potrebbero disturbare troppo i manovratori. Tanto poi lo abbiamo visto tutti quanto contano i ruoli di maggioranza e opposizione nel generale contesto di larghe intese che il PD opera con i suoi alleati di destra a molti livelli dell'amministrazione. Verrà prima o poi il momento in cui le masse diranno basta a questa politica da 4 soldi.