di Doriano Simeoni
Se il risultato del referendum nazionale sulla riduzione dei parlamentari, poteva essere scontato, quello che invece non era scontato era il risultato delle elezioni regionali, che in base ai sondaggi elettorali davano un testa a testa fra Giani e Ceccardi. Il centrosinistra toscano ha tirato un respiro di sollievo, ma il risultato ha lasciato molti partiti e liste civiche con l’amaro in bocca.
In effetti se leggiamo i risultati e la distribuzione dei seggi e delle liste che hanno superato lo sbarramento del 3% in coalizione e del 5% per chi era fuori della coalizione, ci accorgiamo che la lista Fattori è rimasta fuori del consiglio regionale più che dimezzando i voti della volta scorsa, mentre dentro la coalizione di Giani, nessuna lista, ad eccezione di Italia Viva e PD, ha raggiunto lo sbarramento del 3% rimanendo fuori dal consiglio regionale.
Anzi c’è di più il PD con il 34% dei voti ha ottenuto 22 seggi su 40 e quindi avrebbe la maggioranza assoluta in consiglio regionale anche senza i 2 seggi di Italia Viva di Renzi. Complimenti quindi al PD che come sempre riesce a drammatizzare il voto ricorrendo al voto utile o al voto disgiunto, che alla fine riduce in briciole il resto della coalizione in pratica cancellando la sinistra, quella storica e della bandiera rossa o verde nel caso dei Verdi, dalla ben più che minima rappresentanza.
Certamente va detto che l’errore principale lo hanno fatto i vari partiti della sinistra che non hanno saputo trovare una sintesi per un raggruppamento comune tipo quello dei Progressisti di lontana memoria, polverizzandosi in liste e listarelle più o meno civiche che come spesso accade non portano a nulla. La cosa grave è che i dirigenti della sinistra perseverano nell’errore nonostante la destra cresca continuamente, come si è visto nella nostra Valdichiana, dove il centrodestra ha vinto in tutti i comuni.
Come dice il mio caro amico Remo “ la storia è una maestra che non ha allievi “, infatti il risultato di Cortona in particolare mi ha fatto fare una riflessione e cioè che se la lista Sinistra Civica Ecologista che aveva come capolista l’ex sindaco di Cortona Andrea Vignini, che ha ottenuto quasi il 10% dei voti, fosse stata presentata alle elezioni comunali passate, come da me auspicato ma non recepito, sicuramente avrebbe avuto una buona rappresentanza in consiglio comunale e probabilmente il centrosinistra avrebbe vinto le elezioni al ballottaggio. Un grave errore politico che si ripercuoterà nel prossimo futuro, anche se è vero che la mia tesi non è dimostrabile, ma non è dimostrabile nemmeno il contrario, quello che invece è vero, è il fatto che a Cortona ha vinto il centrodestra e il centrosinistra ancora non ci ha spiegato nemmeno le sue motivazioni sulla sconfitta, anche se, secondo me la sanità e la Cantarelli sono state le cause principali della sconfitta elettorale.
In conclusione è dimostrabile che il PD da solo non vincerebbe, ma che anche gli altri partiti di sinistra tutti compresi, dovrebbero fare uno sforzo politico unitario per costruire un soggetto di sinistra riformista senza massimalismi e personalismi, prima che sia troppo tardi, che sappia parlare alla società seguendo le problematiche che il nuovo mondo tecnologico ci mette davanti, rifuggendo dalle vecchie retoriche che risuonano come un ritornello a cui nessuno più crede.
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