Nell’incontro pubblico organizzato dal circolo SEL della Valdichiana, sulle questioni del lavoro e la sua dignità, sono emerse proposte interessanti da parte degli intervenuti, su come creare occasioni di lavoro nel nostro territorio e rilanciare l’economia locale nei settori strategici quali il turismo, la messa in sicurezza del territorio, l’agricoltura e l’edilizia.
La concretezza delle proposte è derivata dal fatto che si sono confrontate le esperienze e le idee di chi tutti i giorni è a contatto con le realtà lavorative sia esso imprenditore, o lavoratore, o sindacalista, o amministratore comunale ed in questo contesto vi è stata la premessa del giovane segretario di SEL Federico Rossi che ha spiegato i motivi politici, economici e finanziari che hanno portato all’attuale crisi nel mondo del lavoro e ai suoi risvolti nella società e sulle famiglie.
Mantenere i flussi turistici a Cortona con proposte che allunghino la stagione e la fruibilità delle strutture recettive e dotare i turisti di una ” Carta di soggiorno ” che ne faciliti la permanenza attraverso convenzioni con ditte, officine e negozi locali, proposta dall’ assessore Albano Ricci che ha anche avviato alcuni tavoli con l’imprenditoria locale, i commercianti e gli artigiani che assieme al comune dovranno monitorare la situazione e le ulteriori possibilità di sviluppo. Per questo Albano Ricci ha incontrato anche giovani e lavoratori per trovare soluzione ai problemi del lavoro. In questo contesto Lidio Rossi come segretario della CGIL di Cortona ha chiesto un coinvolgimento delle parti sociali ai tavoli di lavoro ed ha auspicato che si possa aprire un confronto sulle possibilità di sviluppo nel settore agricolo, potenziando la produzione dei nostri prodotti tipici anche attraverso la creazione di strutture per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Rilanciare il settore dell’edilizia attraverso interventi nell’edilizia scolastica, nel recupero edilizio e nelle ristrutturazioni senza consumare altro territorio, contribuendo anche con gli investimenti pubblici se vi sarà un allentamento del patto di stabilità dei comuni che liberi risorse che attualmente giacciono fermi nelle banche per svariati milioni di euro e la riapertura del credito alle imprese e famiglie da parte degli istituti bancari, come ampiamente spiegato dall’imprenditore edile Igor Magini e dall’intervento di Remo Rossi dal pubblico.
Tutela del territorio, attraverso la messa in sicurezza di fossi e canali, strade e reti fognarie, terrazzamenti e muri a secco, recuperi di territori collinari, montani e boschivi per attività sportive e ricreative. Interventi che creerebbero molti posti di lavoro ed eviterebbero poi di spendere molti più soldi per ripristinare disastri e catastrofi dovute più che agli eventi naturali straordinari, all’abbandono del territorio e all’incuria dell’uomo.
Sul tema della difesa delle nostre aziende che operano nel manifatturiero, ha raccontato la propria esperienza di imprenditore del settore tessile Marco Patalocco, spiegando come vive oggi l’imprenditore con i propri lavoratori questo momento di crisi che sembra non finire più, dovuto in gran parte alla mancata difesa di un intero settore da parte dei governi italiani a tutto vantaggio del sistema tedesco che ci ha sorpassato, ma anche della concorrenza sleale delle ditte cinesi che fanno lavorare i propri dipendenti 10-12 ore per pochi euro e senza diritti sindacali, da qui l’appello che si arrivi alla inetrnazionalizzazione dei diritti per superare lo sfruttamento e la schiavitù.
Walter Tiberi ha invece raccontato la propria esperienza d’imprenditore nel settore delle tecnologie dove esistono ancora spazi per i giovani e per nuove attività, mentre Mugnai segretario provinciale della CGIL ha sottolineato come non funzioni l’agenzia per l’avviamento al lavoro e la formazione, ribadendo come tutti gli intervenuti, che il problema, oggi, non è quello di licenziare ma di creare posti di lavoro. Eliminare il precariato e dare certezze all’impresa e al lavoratore, oltre alla dignità, che fa del lavoratore un uomo e non un suddito.
Anche se gran parte delle decisioni che possono rimettere in moto l’economia, dipendono dalle scelte del governo, i comuni qualcosa possono fare, aggiungo io, per esempio una soluzione potrebbe essere quella adottata dal comune di Monte San Savino, di dare lavoro occasionale attraverso dei ” voucher ” da 10 euro l’ora a disoccupati, cassintegrati, giovani e anziani in cerca di lavoro, per quelle attività di competenza comunale sia sul territorio che nei servizi, sia in occasione di emergenze che possono riguardare nevicate, incendi o calamità naturali. L’idea, a me sembra valida soprattutto perché i comuni con il blocco delle assunzioni che ormai dura da anni, hanno bisogno di personale nei vari settori.
Insomma….qualcosa si muove !
Doriano Simeoni
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