La Vernice Rossa… e quel progetto “Cortona Futura”

A proposito di vernice rossa, due o tre anni fa mi inventai un progetto che nominai “Cortona Futura” che potete leggere qui sotto e che presentai un paio di volte alla Unione Comunale del P(D) senza ascolto; stando in CDA di Cortona Sviluppo riuscii a farlo approvare in CDA appunto, una volta che era presente la nostra Sindaca, che a dire il vero lo apprezzò e lo discusse e lo fece approvare anche in Giunta; fummo poi incaricati un assessore ed io di contattare ufficialmente, come previsto, la facoltà di Economia dell’università di Siena, dove il progetto venne apprezzato e si dichiararono disponibilissimi a collaborare; ci incontrammo un paio di volte e poi il Comune sparì, non so perché e rimasi in attesa, certo sollecitandolo, ma senza risposta, finché, senza preavviso alcuno, fui allontanato dal CDA di Cortona Sviluppo ed il progetto…

Finché andando un giorno in gita a Siena vidi un manifesto in cui il locale Comune presentava alla cittadinanza un progetto chiamato Siena Futura: un soprassalto di orgoglio e di rabbia: ma possibile che il mio Comune è pietrificato?

Cortona Futura, che vi invito a leggere, avrebbe potuto davvero, secondo me ridare una buona riverniciatina di rosso e fare bene alla situazione socio-economica del Comune tutto. Presunzione la mia? forse, giudicate voi.

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CORTONA FUTURA (Progetto per lo sviluppo socio-economico della città)

Cortona futura è un progetto che si pone come obiettivo la pianificazione e la realizzazione dello sviluppo della città a medio-lungo termine, promosso dalla società Cortona Sviluppo presso l’amministrazione comunale, e successivamente presso gli altri superiori organismi politici e amministrativi che sarà necessario coinvolgere, dalla regione al governo, fino alla commissione europea, progetto da studiare e realizzare con la collaborazione di istituzioni accademiche detentrici delle opportune conoscenze tecnico-scientifiche, delle organizzazioni imprenditoriali e degli istituti di credito operanti nel territorio e con il coinvolgimento più largo possibile della popolazione residente.

In sintesi, si dovrebbe procedere ad una rilevazione delle condizioni socio-economiche attuali per giungere ad una rappresentazione della situazione presente, con riferimento a parametri opportunamente selezionati, e gradualmente costruire una proiezione a dieci anni corredata dal piano strategico di attuazione operativo, finanziario e normativo.

La procedura verrebbe gestita dalla società Cortona sviluppo che commissionerebbe, dopo opportuna delibera della Giunta, ad opportuno istituto universitario dell’area lo studio di fattibilità del progetto con analisi dei tempi e dei costi, in previsione del coinvolgimento, in fase attuativa, dello stesso istituto e di almeno un istituto di credito operante in zona, interessato a coordinarne finanziariamente l’eventuale esecuzione.

Successivamente si procederebbe alla rilevazione sul territorio dei dati necessari, con la partecipazione attiva delle forze politiche locali allo scopo di coinvolgere la cittadinanza, in cooperazione con le strutture del comune e delle figure professionali incaricate dalla società di coordinare tecnicamente ed operativamente i lavori.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, gli studiosi coinvolti procederebbero, di concerto con gli assessorati di competenza, a redigere ipotesi plausibili di sviluppo di lungo periodo, da sottoporre al vaglio della cittadinanza ed alla definitiva approvazione dell’amministrazione, nonché, successivamente, al coordinamento attuativo della Cortona sviluppo.

Giunti alla fine della prima fase progettuale, sottoposta all’approvazione delle amministrazioni competenti di più alto livello, eventualmente da coinvolgere nelle fasi attuative, si sarebbe realizzato, già prima dell’avvio dell’iter implementativo decennale, un caso di impegno virtuoso e probabilmente esclusivo, in Italia, di impegno della politica al servizio dei cittadini e delle imprese capace di dare lustro ulteriore alla città e, quasi certamente, in grado di favorire investimenti pubblici e privati per la realizzazione, oltre a mettere in campo un esperimento, assai utile per accorciare la crescente distanza fra cittadinanza e politica, pericolosa per tutte le istituzioni democratiche.

Questa fase progettuale dovrebbe concludersi con un convegno di studio e divulgazione cui potrebbero partecipare rappresentanti nazionali di forze politiche diverse, accademici e intellettuali, non solo italiani, rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e, ovviamente, della stampa, convegno che porterebbe la città all’attenzione del pubblico nazionale e forse anche internazionale, con tutte le ricadute immaginabili di breve periodo, capaci comunque di dare il primo impulso non solo economico all’avvio della realizzazione.