Il Consiglio Comunale di Arezzo ha deliberato recentemente l’istituzione di una nuova tassa da aggiungere alla TARES, relativa ai rifuti smaltiti presso il termovalorizzatore di San Zeno, presso il quale conferiscono i propri rifiuti anche tutti i comuni della nostra Valdichiana (che se la ritroveranno sul conto). La tassa, detta IDA (sta per Indennita di Disagio Ambientale), è pari a sette euro alla tonnellata di rifiuti inceneriti e dovrebbe andare ad ammortizzare il disagio ambientale risultato dell’inquinamento dell’aria nella zona dell’inceneritore. In pratica una sorta di “indennizzo” per chi si assume quotidianamente gli effetti insalubri che dovrebbe essere impiegata per interventi di ripristino, manutenzione, miglioramento delle condizioni oggettive ecc ecc.
Fatto salvo che questa nuova tassa può essere inserita nel principio “chi inquina paghi”, sicuramente corretto, qualche dubbio comunque mi sorge:
primo: con l’introduzione della tassa si riconosce implicitamente che l’impianto di San Zeno crea inquinamento. A mio parere l’unico provvedimento che le autorità dovrebbero prendere, sulla base di questo riconoscimento implicito, sarebbe quello di chiudere l’impianto (non per nulla fa obbligo alle autorità sanitarie, una volta accertata le cause, intervenire sulla fonte per rimuoverle);
secondo: non mi sembra corretto che i 7 euro aggiuntivi a tonnellata siano accollati anche ai cittadini che più di altri, per minor distanza dall’impianto (Arezzo San Zeno, Civitella in Valdichiana, Monte San Savino ecc.), subiscono il disagio;
terzo: l’introduzione della tassa mette in discussione tutti i bilancio degli altri Comuni: le tariffe della TARES dovranno essere rimodulate al rialzo danneggiando ulteriormente la già grave situazione economica delle famiglie e delle imprese. Vi saranno infatti da colmare circa 88mila euro per Cortona, 38mila per Civitella, 35mila per Monte San Savino, 34mila per Foiano, 43mila per Castiglion Fiorentino, 14mila per Marciano
quarto: quale progetto di bonifica è stato messo in campo dal comune di Arezzo e dalla direzione tecnica dell’impianto?
Conclusione: avrei gradito sicuramente che, anche questi sette euro, andassero in bilancio per rafforzare la raccolta differenziata nel territorio della Valdichiana, così da risolvere progressivamente alla radice il problema, perchè come dice anche la pubblicità prevenire è meglio che curare
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