Avremmo potuto anche avere un’affermazione di oltre il 60%, se le sinistra fosse stata unita ovunque. La situazione è stata ribaltata anche ad Orbetello e Castiglione della Pescaia dove la Faenzi prima sbaglia a presentare le liste, poi si appella e perde, infine si inventa un quorum che non esiste e comunque perde anche su quello…. Il risultato legittima la vittoria del centro sinistra non solo dal punto di vista legale ma anche da quello numerico!
Tutto questo dimostra che c’è bisogno di una sinistra identitaria, che mobiliti l’elettorato presentando la propria visione delle cose, che sappia parlare agli interessi ma anche al cuore delle persone. Una sinistra forte, non statalista me nemmeno succube del liberismo berlusconiano.
Il terzo polo poi non sfonda, con questo schieramento ci si può ritrovare su alcuni grandi valori repubblicani, sulla difesa della costituzione ma non tanto da costruire una alternativa elettorale.
Guardando fuori dalla Toscana devo dire che è splendida l’affermazione di Piero Fassino a Torino e che chi temeva un eccesso di identità a sinistra deve registrare il risultato di Pisapia a Milano. Mentre il partito di Bossi sconta forse una stanchezza del proprio elettorato che si rende conto che la Lega urla urla ma alla fine attacca il carro dove vuole il padrone, che è Berlusconi.
La sinistra ha bisogno di recuperare un patrimonio di idealità e di connotati alternativi. Dove li smarrisce allignano disimpegno e antipolitica.
Nota tratta dalla pagina Facebook di Enrico Rossi – www.facebook.com/enricorossipresidente