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La terra promessa

{rokbox title=| :: |}images/brasil1.jpg{/rokbox}Ebbene si, Forza Brasile. Il Brasile è la terra promessa. Ne sapevo poco di questo paese, ma da stasera credo che dovrò approfondirlo. Oltre al bel mare, alla splendida fauna femminile e alla piacevole atmosfera festosa (almeno così raccontano i tour operator) il Brasile ha anche una grande particolarità che in tempi duri come questi sembra qualcosa di impossibile anche da immaginare. Quale è questa particolarità? Beh, guardatevi i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali post-Lula.

In Brasile sembra proprio che non esista la destra. La candidata ‘luliana’, Partito dei Lavoratori, un partito di sinistra, Dilma Rousseff, ex guerrigliera di ispirazione marxista, ha ottenuto infatti il 46%. Risultato complessivamente deludente, visto che sperava di vincere al primo turno (!!!). Il suo sfidante più accreditato, il socialdemocratico (socialdemocratico…) Josè Serra, è arrivato al 36%. Il terzo candidato, Marina Silva, dei Verdi (Verdi….), ex ministro con Lula, ha ottenuto invece il 19%. Totale: quasi 100. In più, altra particolarità, pare che l’affluenza alle urne si attesti intorno al 90% degli aventi diritto….

{rokbox title=| :: |}images/brasil2.jpg{/rokbox}Beh, andate a dirlo alla politica italiana d’oggi. Soprattutto andate a dirlo alla sinistra italiana, che ora come ora festeggia se passa il 30%. Andate a dirlo a Bersani e al suo PD dormiente. Andate a dirlo al pur buon Vendola, che qualcosina recupera ma se passa il 5% brinda col Don Perignon. Poi del 20% dei Verdi andate a dirlo a Pecoraro Scanio, ammesso che riusciate a trovarlo (ma in effetti…che fine ha fatto???). Pensando al Brasile, che certo rose e fiori non è ma fa un effetto almeno curioso, mi viene da sognare, sperando che in fondo quel che dice Grillo (non sono un suo fan, ma sono stato a Cesena alla Woodstock tricolore e l’ambiente, vivace e pieno di entusiasmo e idee non mi è affatto dispiaciuto!) sia possibile. Un futuro senza destra? Yes, we can. E se non ci riusciamo migreremo in Brasile. Ma non dite del Brasile a Veltroni, lui aveva detto che sarebbe andato in Africa e non accettiamo ripensamenti. E pure non ditelo a Marrazzo, potrebbe avere qualche ricaduta

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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