…dopo quel bacio, che fare? E’ sempre lì il problema. Diceva Nanni Moretti in Ecce Bombo: “Del rapporto con una donna mi piace: l’innammoramento e corteggiamento, la prima volta che si fa l’amore, anzi…i preparativi della prima volta“. Già, i preparativi. Torno a casa con la testa fra le nuvole, mi contengo e non invio sms e altro. Ci pensa lei a tirare il bilancio visto che su Facebook scrive: “L’Esterna di oggi m’è piaciuta un sacco“. Una citazione da Maria De Filippi, ma non mi preoccupo, è sicuramente scritta con ironia. Oh, che bello, che splendore, che gioia, che farfalle nello stomaco…
Messo un “mi piace” a quello status comincio a consultare un amico, spietato playboy fiorentino, per sapere cosa fare.
“Aspetta 48 ore“, mi dice, e io eseguo reprimendo istinti e deliri. Passo due giorni fra la tv e il cuscino, impossibilitato anche solo ad aprire un libro. Alla 48esima ora, spaccando il minuto, le invio un sms invitandola nella mia stamberga fiorentina per una cenetta. Lei mi dice: “Ok, volentieri“.
Nel frattempo ho sganciato 100 euro ai ragazzi che abitano con me con un ordine semplice semplice: “Levatevi dalle palle“. Mi sento come uno zio quando ti dà i soldi per il gelato. Ma qui son 100 euro, cavolo, a cui si aggiungono le quasi 70 che spendo per una cena oserei dire reale, cucinata da me (credeteci, sono un cuoco pazzesco, nel senso positivo del termine): crostini assortiti di cui alcuni con uova di lompo che spaccio abilmente per caviale, spaghetti allo scoglio, cocktail di gamberetti, orata e branzini al forno. Sorbettino e Sacher Torte finale. Caffè e ammazzacaffè. Il tutto annaffiato da pregevoli vini francesi, o meglio italiani, ma basta girare la bottiglia in modo che non si veda l’etichetta e di colpo tutto diventa francese.
Eh già, i vini. Alla fine della serata saranno il mio cruccio. La ragazza, infatti, presentatasi con un look da discoteca pressochè incontenibile (vestitino impercettibile, tacco 15 rumorosissimo) con due soli bicchieri sarà già totalmente out. Alle risate prive di senso si sostituiranno velocemente gli sbadigli e la chiusura degli occhi anche contro la sua volontà.
Ed eravamo neanche arrivati al branzino…
Un grave errore, farla bere. Prima del definitivo svenimento sul divano riuscirò a darle alcuni baci, lei proferirà strane frasi prive di senso compiuto fra cui “la molla, suor rosalba mi raccomando la molla“, ma poi adagiatala sul divano e non notando alcuna reazione nonostante le stia togliendo il (minuscolo) vestito sarò costretto a interrompere le grandi manovre. Trasformatosi in uomo del 118 (due anni fa ho fatto il corso di primo soccorso) dopo due massaggi cardiaci infruttuosi la dichiarerò clinicamente morta, salvo poi rivedere la diagnosi al momento in cui sentirò terrificanti rumori pari a un concerto di archi stridenti provenire dal divano.
Cos’è? E’ lei che russa. Sembra un martello pneumatico. E vabè.
Insomma: la prima è andata buca, ma lei è bellissima. Sì, non ha una grande capacità di adattare il proprio look alle situazioni, per truccarsi prende a esempio Moira Orfei, non ha molto stile nel camminare con i tacchi, non contiene il sonno e russa come un treno merci, ma è dolcissima…ora devo solo riportarla a casa…
(continua prossimamente)