Due cosette leggere per un pezzo (spero) un po’ estivo…. (a proposito di estate…ma quest’anno lo rifanno Lucignolo su Italia 1? Ci manca tantissimo….). La prima me la segnala Michele, e ci muoio dalle risate. In un cineclub di Bologna hanno proiettato per una settimana “L’albero della vita” di Malick, il superfilmone d’essai per supercultori del cinemone serio, all’incontrario. Cioè prima il secondo tempo e poi il primo. Sembra che sia stata l’inversione erronea delle etichette sui rulli della pellicola.
Fatto sta che il film piaceva lo stesso e gli spettatori del film vincitore a Cannes non si sono accorti di nulla. Magari avranno anche avuto modo di apostrofare come “geniale” l’idea (frutto dell’errore) di finire il primo tempo con The End e cominciare il secondo coi titoli di testa. Di fronte all’arte, si sa, quando qualcuno ci dice che quella è arte, il nostro atteggiamento cambia. Viene da pensare a Fantozzi e alla “Corazzata Cotionkin”, al “No il dibattito No” e ai critici ingessati dei tempi d’oro. Mi immagino una platea di quel tipo. Ridiamoci sopra.
La seconda cosa più che altro è una domanda. Ho visto che sabato c’è a Cortona il mitologico Padre Raniero Cantalamessa. Una bella iniziativa, un pellegrinaggio con predicazione nella Piazza che fa rivivere 800 anni dopo il primo incontro fra Francesco d’Assisi e la città etrusca. Ma quello che mi chiedo è questo: “Cantalamessa” è un (cog)nome d’arte o è il cognome vero del simpatico francescano noto perchè visto tante volte in Tv? Se fosse il cognome vero sarebbe davvero “un nome, un destino”.
Ciao a tutti…e speriamo che Lucignolo sia con noi quest’estate!