Caro Babbo Natale, ti scrivo per ringraziarti di non aver esaudito nessuno dei miei desideri. T’avevo scritto la letterina, ma non m’hai preso in considerazione. La prossima volta la pubblicherò su questo sito, così almeno sulla scorta del caso-stampa sarai costretto a darmi udienza. Pensa, dopo la delusione m’è pure venuto da pensare che possa essere vera quella storia che tu non esisti. Me lo dicono in tanti da tanti anni, compresi i miei genitori. Sarà vero? Verificherò…
Insomma: ti avevo chiesto un Natale diverso, un minimo innovativo….e invece è andata come tutte le altre volte.
Niente donne da sogno, e questo ci può stare, ma anche poco divertimento con gli amici, anche nelle rimpatriate.
In Tv il clima è sotto i tacchi, con le adorazioni di Berlusconi a Matrix. E c’è pure Povia che dopo anni di onorato servizio, travestito da finto alternativo, alla mentalità dominante riceve come premio il ruolo di ‘opinionista’ a una assurda trasmissione di Rai Due. E ovviamente il 25 e 26 non mancano i filmoni-classico. C’è anche ‘Pomi d’ottone e manici di scopa’? C’è pure ‘Mary Poppins’? Ah no, forse quello l’hanno lasciato per capodanno….
Un bel quadrettino, completato dai social network, piazze virtuali che rivelano il nostro mondo per quel che è davvero. In queste ore prenatalizie e natalizie si è toccata una vera apoteosi. Buon Natale e Auguri sono state le parole più scritte (anzi, le uniche), con foto di palle e alberelli che la facevano da padrone su tutti i profili. Così tutti hanno sbrigato la pratica che negli anni passati costava qualche euro per una sfilza di sms prefabbricati inviati a blocchii. Un bel risparmio, non c’è che dire, e alla fine siamo stati tutti contenti come sempre.
Contenti a mangiarci il nostro bel pranzone, inutilmente pesante, con nonni e zii che ci dicono sempre le stesse cose di tutti gli altri anni. Perle di saggezza e domande irriverenti tipo ‘quanti esami hai dato?’ ‘ma ce l’hai la fidanzata?’ ‘o ‘n sarai mica finocchio eh’ ecc ecc inframezzate da baci a schiocco sulle guance che puzzano di fondotinta mescolato con rossetti anni 50. Il giovane subisce, poi si sfoga collegandosi a Facebook e urlando il suo disagio e la sua speranza che questo pranzo-incubo possa presto finire. Ma già sa che, una volta cresciuto e sposato, farà esattamente le stesse cose. E poi anche quando il pranzo finisce lui deve restare là, con la tv in sottofondo che nessuno guarda e ascolta (ma deve essere accesa…) e le briscolate che partono.
Dopo una lunga e laboriosa digestione, con indosso i vestiti nuovi ricevuti la sera prima, si arriva alle 17.30/18…. a quel punto ci si trova con 2 o 3 amici, anche loro sopravvisuti dai pranzi, e tutti al cinema a godersi il cinepanettone. Tre ore di fila e ressa, non si ride mai, ma ci si va lo stesso. E’ un bell’argomento di conversazione per le tombolate serali, dove si riaprono panettoni e avanzi vari pronunciando la fatidica frase ‘Che stronzata quel De Sica quest’anno….’ e discutendo un po’ sul sedere di Belen. Oppure, in alternativa, se si è un poì più viveur si passa una serata in disco ammirando due o tre belle gnocche con in testa il cappello rosso di Santa Claus. Il 26 ti alzi e ti rendi conto che è stata tutta l’ennesima bufala, anche quest’anno.
Babbo, insomma, inventati qualcosa per il Natale 2011….altrimenti non ti chiamerò più Babbo Natale, ma Babbo Banale!