A Ruby preferisco la Schiavone

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C’è donna e donna, decisamente. E in questa Italia, ancora, fortunatamente, ce n’è qualcuna che davvero sposerei. No, magari non è proprio bellissima, ma m’ha tenuto sveglio per diverse notti. Non ha la quarta maggiorata e le labbra gommonate, ma mi fa trepidare, mi fa perdere la testa. Non mette i tacchi e non gira in mutandine offrendosi gentilmente agli sguardi, ma per lei ho messo da parte la salute, il sonno, il riposo, la tranquillità. Mi sono sacrificato per lei, perchè davvero m’ha preso il cuor. Di chi sto parlando? E’ presto detto…

Sto parlando di Francesca Schiavone. Sono reduce, un po’ a pezzi francamente, da diverse notti insonni passate a tifarla agli australian open. Con mezzi di fortuna sono riuscito a seguire i suoi match. E’ uscita ai quarti, vero, ma solo perchè agli ottavi si è resa protagonista di un’impresa titanica. 4 ore e 44 per battere la Kuznetsova. Una partita incredibile, quella degli ottavi. Un’epopea.

Lei fantastica. Lacrime e sangue, sudore e smorfie, urla e rabbia. Una vera donna, con la D maiuscola. Carattere, forza, spirito di sacrificio, la voglia di non mollare mai. Indimenticabile, davvero.

Ho raccontato la storia a Michele che m’ha risposto molto freddamente (e un po’ da vecchio) con un ‘Beato te che puoi star sveglio la notte‘ ma ha convenuto che una donna, per piacere veramente veramente a un uomo (che è cosa totalmente diversa da ‘essere portata a letto e poi gettata come carta straccia’) deve avere certe qualità che vanno ben oltre la pura avvenenza e la disponibilità verso l’altro sesso.

Indi per cui pronuncio una frase che forse potrà apparire retorica a qualche difensore estremo del castello di carte ormai in disfacimento che si ergerà di certo in difesa del nostro premier simil-portaluppiano. Ma chi se ne frega, io sta cosa la penso davvero: a Ruby o alle Ruby (perchè sono un bell’esercito clamorosamente in espansione) preferisco la Schiavone. Anzi, le Schiavone, perchè di donne così ancora ce n’è, e mi auguro di incrociarne una quanto prima. Ma non, ovviamente, in Tv….bensì dal vivo!