{rokbox title=| :: |}images/giornali1.jpg{/rokbox}E’ di queste ore un curioso episodio che probabilmente farà sorridere gli addetti ai lavori, anche se nei suoi contenuti va preso molto sul serio. Per come si è dipanato è però, appunto, quantomeno curioso. In breve: il Corpo Forestale dello Stato denuncia l’amministrazione provinciale di Arezzo per smaltimento illecito e lo comunica celermente alla Stampa locale con un comunicato. La Provincia non gradisce quanto scritto dal Corpo Forestale nel comunicato stampa prontamente pubblicato dalle solertissime e disponibilissime testate web locali, e risponde per precisare e ridimensionare. Tutto normale, apparentemente.
O perlomeno normale per come siamo abituati a pensare e agire da un po’ di tempo a questa parte in un mondo giornalistico locale in cui il web sta sempre più prendendo campo, ma il web è dominato dalla sindrome della pubblicazione ultra-veloce del comunicato stampa. La cosa che stupirebbe un marziano piovuto dal cielo, digiuno di istituzioni e prassi della stampa italiana, a parte il fatto che ‘litighino’ nel web due soggetti appartenenti alla stessa sfera, quella del ‘pubblico’, anche se con ruoli, compiti e posizioni diverse è come tutto questo sia potuto avvenire a colpi di comunicati stampa.
Ma succede anche questo, e chissà, forse in fondo è solo un banalissimo effetto della democrazia nella moderna era del 2.0. Se c’è qualcuno che ha colpa, forse, siamo noi giornalisti. Una volta le notizie andavamo a cercarle, adesso aspettiamo che ci cadano addosso appunto in forma di comunicato stampa. E appena il comunicato arriva, via di corsa a sbatterlo dentro. Il comunicato stampa, in questa logica in cui spesso si cade anche e soprattutto per fretta e carichi di lavoro esagerati con l’illusione che la buona informazione sia quella offerta in tempo reale, diventa automaticamente la notizia. Con tutte le conseguenze del caso. E così invece di leggere un unico articolo in cui si riportano fatti seguiti dalle intepretazioni delle varie parti in causa, come sarebbe successo fino a qualche anno fa, adesso il lettore ha di fronte due comunicati stampa che si rimpallano l’uno con l’altro. Ci guadagna l’informazione? Ci guadagna chi legge? Meglio adesso o meglio come era prima?
ps In serata il TG3 regionale offre un servizio corretto: i fatti seguiti dagli interventi delle parti in causa. Impossibile non invidiare chi ancora può svolgere il suo lavoro senza la ‘fretta’ della pubblicazione in tempo-record, con ritmi degni di Usain Bolt