Anche Bach era ‘spettacolo’

{rokbox title=| :: |}images/bach.jpg{/rokbox}Secondo Brunetta ‘spettacolo’ non è ‘cultura’. Eh?? Posso capire l’accanimento (un po’ retorico, ma fondato) contro tanti ‘baroni’ del settore cinema-musica e affini italiano, detentori unici del concetto di ‘cultura’, che per anni si sono ingrassati e mantenuti a furia di finanziamenti pubblici producendo schifezze o comunque chiudendo gli spazi a chi non gli era simpatico o non professava le loro idee politiche e magari poteva essere molto più bravo di loro…

Posso anche accettare il discorso che lo Stato non sia chiamato per forza a dar soldi a iniziative private, per quanto di valore, facendosi ‘Mecenate’, visto che è chiamato a tutelare prima di tutto i beni pubblici…. però questa dicotomia tra ‘spettacolo’ e ‘cultura’ non mi torna proprio.

Non tutto lo spettacolo è cultura, secondo me, ma la cultura molto spesso ha origine dallo spettacolo.

Bach non era, ai suoi tempi, ‘spettacolo’? Lo era. Beethoven, Mozart, Vivaldi non erano ‘spettacolo’? Lo erano. Verdi, Wagner, Puccini cos’erano se non ‘spettacolo’ che, siccome di grande qualità, diventava automaticamente anche ‘cultura’?

Cosa spingeva questi incredibili geni a comporre capolavori? A parte le ovvie differenze fra l’uno e l’altro e le differenti esperienze di vita, si può tranquillamente affermare che a spingerli era la voglia di avere successo, il sentirsi apprezzati, il guadagnare soldi e fama attraverso quella che era la loro grande passione di vita. Le loro opere venivano eseguite in pubblico, erano ascoltate dalla gente, esattamente come un concerto di adesso, o un film. Esattamente come i ‘4 di Liverpool’, cioè i Beatles, che erano dei geni al loro pari ed essendo di un’epoca molto successiva facevano uno ‘spettacolo’ per masse molto più grandi che diventava ‘cultura’.

Insomma: io smetterei di star tanto a discutere e inizierei a ragionare su cosa meriti di essere finanziato e cosa no.

Se lo Stato deve dare zero e lo spettacolo deve far da sè basta dirlo e farlo. Tagliare ma continuare a dare, anche se meno, col rischio di mantenere in vita i baroni facendo sparire tutto il resto, tutto quello che avrebbe davvero bisogno di sostegno, mi sembra la soluzione peggiore

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

1 anno ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago