Categories Opinioni

Il bravo Dirigente? Quello che licenzia

Paradossalmente, pare l’unico vero “apprezzato” parametro di misura per qualificare un “sotto” quadro ( neanche diplomato) verta nella capacità di tagliare “tecnicamente” posti di lavoro e consequenzialmente imporre al personale rimasto i carichi di lavoro delle teste tagliate. Alcuni giorni fa ho assistito personalmente ad un chiarimento fra un giovane ed importante dirigente ( nota istituzione pubblica di Cortona ) ed un suo collaboratore.

Sono rimasto basito ed incredulo. Con la loro solita ipocrisia, e faccia da…bronzo, il dirigente asseriva: ” tizio è bravo, non solo perché riesce a far quadrare i bilanci ( con i soldi nostri dei contribuenti, che immane fatica ) spendendo un sacco di ore non retribuite ( ovvio gestisce il suo orario di lavoro come gli pare, anziché entrare alle 08.00 entra dopo e va via dopo, elementare direbbe Holmes a Watson! come se fosse … stakanovista, invece pare, al sottoscritto, furba e semplice incapacità).

E’ competente – continua il dirigente – perché è capace di tagliare posti di lavoro caricando ( triplicando il carico di lavoro ) sugli altri dipendenti – superstiti costretti a subire. Se non avessi assistito personalmente avrei fatto fatica a credere ritenendo tale racconto solo infime dicerie da osteria…. Ritenendo l’abilità di molti, meglio conosciuta come quella di nascondersi dietro un dito, mi sia consentito, quello medio con gli altri chiusi, inequivocabile codice espressivo….

A me è rimasta molto indigesta tale locuzione anche perché proferita da dirigenti, laureati e di sinistra. Durante i miei studi universitari, con chiarissimi ed esimi professoroni ( di Sinistra senza alcun dubbio) hanno insegnato, ho appreso, che la Sinistra per definizione tutela i diritti dei lavoratori soprattutto in periodi di vacche magre come quelli presenti, e la bravura di un dirigente non consiste nel taglio delle teste indiscriminato per meri vincoli di bilancio…e opportunità ( come si usava fare con la rivoluzione francese ) ma nel crearne nuovi o conservare gli attuali rendendo migliore la vita, non complicandola o umiliandola.

Mi chiedo ( tautologicamente) lasciando la risposta a qualche ardito lettore: ” Ma se quelli di Sinistra ( certo anacronistica la divisione di fatto ancora molto presente nelle teste ) per bocca di G. Gnocchi imitando Bersani diceva; ” Ragazzi, cosa stiam facendo? …non stiamo mica a mettere la crema nivea, sul culo dei macachi”? avendo un brandello di potere decisionale ( sempre con incarichi pubblici, mai rischiando in primis con i loro sesterzi sempre con i nostri… ) si comportano in questo modo, come si sentono autorizzati a comportarsi i liberali o quelli di Destra ?

La mia è solo una – ovvia – provocazione socratica, sicuro di accendere ancora qualche neurone a chi non accetta supinamente tali angherie e vessazioni…! ( Macachi permettendo) Buone vacanze per chi potrà permettersele e ritempranti giorni ( nonostante tutto ) agli altri.

Fabio BRAY

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

View Comments

  • Non dobbiamo stupirci della concezione del lavoro di un manager di Sinistra. Il Manifesto di Verona, documento programmatico fondamentale della Repubblica Sociale Italiana, così recitava al punto n° 12: "In ogni azienda (industriale, privata, parastatale, statale) le rappresentanze dei tecnici e degli operai coopereranno intimamente - attraverso una conoscenza diretta della gestione - all’equa fissazione dei salari, nonché all’equa ripartizione degli utili tra il fondo di riserva, il frutto al capitale azionario e la partecipazione agli utili stessi per parte dei lavoratori.
    In alcune imprese ciò potrà avvenire con un’estensione delle prerogative delle attuali Commissioni di Fabbrica, in altre sostituendo i Consigli d’Amministrazione con consigli di gestione composti di tecnici e da operai con un rappresentante dello Stato.
    In altre ancora, in forma di cooperative parasindacali". Nicola Bombacci, uno dei fondatori del PCI, aderì alla RSI e nei suoi comizi infuocati nelle fabbriche diceva: "Dissemineremo la Val Padana di mine sociali". Altri valori, altri ideali, un altra concezione del lavoro.

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

1 anno ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago