Tanto per continuare il dibattito e offrire altri spunti pubblichiamo con l’autorizzazione dell’autore anche sulle nostre pagine l’articolo di Piero Rossi comparso oggi su Arezzo Notizie, ispirato dal pezzo del Bastiancontrario F. di stamani – Redazione
Nel post Tuscan Sun Festival di Cortona, fioriscono – meno male – le riflessioni, nei vari media locali.
Ha calato il primo asso un sito di Cortona, che con ironico paragone ha giocato sulla canzone Bartali di Paolo Conte, affermando Quest’anno li abbiamo massacrati gli Aretini…gli Aretini che si incazzano….
E’ bene che l’estensore dell’articolo – a cui va la mia simpatia per l’ironia ed il modo – si ricordi che il Tuscan Sun Festival, e tutto l’indotto precedente della Frances Mayes, è venuto a Cortona per una benevola casualità della vita dovuta al fatto che Cortona ha indubbiamente un fisicopuro da Tourism Appeal perché è una bella donna naturale. I Cortonesi – loro governo e cittadini – non hanno fatto niente per provocare tutto questo ben di Dio, semplicemente se lo sono trovato, senza spendere un euro sulla promozione. Anzi ci sono strascichi di frange di Cortonesi che da anni sono ancora incerti se questa valanga di soldi e notorietà, faccia bene a quella cittadina. Detto questo sono anche io della Tribù dei Cortonians, ed i mie articoli sulla differenza tra Arezzo e Cortona risalgono a più di 10 anni fa, e nel tempo si sono ripetuti.
Comunque se Cortona vince usando nella squadra allenatori e giocatori stranieri è lecito, ed è a mio parere da imitare.
Poi un sito web di Arezzo, accenna ad una flebile difesa, affermando che è vero che abbiamo perso i nostri jolly – Arezzo Wave, Play Art –, ma questa astinenza ci fa apprezzare di più gli eventi solo locali, ci fanno scoprire la città. Sono sempre stato del parere che le Disgrazie portano Opportunità, ma credo che bisogna interrompere questo periodo sabbatico, altrimenti un eccesso di introversa masturbazione ci rende ancora più ciechi.
In questo modo facciamo circolare i nostri rosicati euro tra di noi, dalle mie tasche alle tue tasche. Abbiamo bisogno di importare denaro che viene da fuori col turismo, ed in tal senso non vi sono progetti visibili, ed anche se leggiamo i programmi dell’ultima campagna elettorale si naviga tra frasi melliflue inconcludenti, salvo in un caso un candidato ha fatto una formulazione migliore ma che, come vuole il karma della politica, ha perso. Comunque anche volendosi organizzare con visione completa di dove andare a godere le nostre intimità aretine, non esiste un sito che in modo completo riporti tutto.
Un terzo intervento nella carta stampata, dopo una spalmata ottimistica su Arezzo e dintorni, non si trattiene nell’ultimo rigo, e lancia l’urlo di dolore della farfalla “…sì, ma Arezzo non appare mai”. Non bastava Cortona a danzare con i tacchi a spillo sulle nostre parti intime, ora anche Montevarchi ci dà la paga. Ricordo che inviai oltre 10 anni fa a quel giornale una lettera da Chicago che proprio lamentava l’assenza del puntino di Arezzo sulle mappe sintetiche turistiche, e che quando dovevo spiegare agli Americani dove stavo, dovevo dire tra Cortona e Firenze. Oggi mi dovrò aggiornare e dire …a 25 km da Montevarchi.
La lettera ebbe un incredibile titolo a 5 colonne, quasi come lo scoppio di una guerra. Ma questa guerra non è mai partita, e siamo ancora qui a consumare le nostre dita sulla tastiera per scrivere le solite cose.
Sono stanchino… ,disse Forrest Gump dopo 6 attraversate di corsa degli USA senza mai fermarsi. Anche io sono più che stanchino, anzi per dare ragione al collega giornalista cortonese, sono incazzato che ad Arezzo non ci incazziamo di brutto.
Vorrei che questa amministrazione non si chiudesse nella propria sala parto, e partorisse topolini,- che non ci possiamo più permettere – ma che avesse l’intelligenza di fare collage di tutto quanto gli perviene dalla popolazione e dai media. In politica prima si Ascolta, poi si Parla, e poi si Fa.
Non il contrario.
Piero Rossi
Aretino Turista ad Arezzo
itAlien Immigrato in Italia
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