Opinioni

Forum Post Elezioni (1): Il voto utile è servito?

Che giudizio possiamo trarne da questo voto degli italiani per il rinnovo del Parlamento ? Sicuramente che i vincitori sono la Lega di Salvini e il M5S di Di Maio e che gli sconfitti sono Berlusconi e Renzi. Se ricordate bene, qualche settimana fa avevo scritto che il “voto utile” di veltroniana memoria aveva portato sfiga sempre e così è stato anche questa volta. Renzi disse che chi votava Liberi e Uguali sarebbe stato come votare Lega o M5S, e così è andata, gli elettori del centrosinistra hanno votato per Salvini o Di Maio direttamente, ma una piena gigantesca ha spazzato via i gruppi dirigenti dell’intero centrosinistra e il gorgo che ha travolto il PD ha anche risucchiato Liberi e Uguali e come ampiamente previsto il centrodestra ha ottenuto un risultato ragguardevole.

Torno su un concetto che avevo espresso qualche giorno fa a proposito della mucca nel corridoio e cioè che il PD e suoi alleati hanno gestito il potere ma non hanno governato, anzi, con Gentiloni ci siamo sentiti dire per mesi che la situazione è migliorata, che le tasse sono scese, che nel lavoro c’è ripresa e così via, peccato che la situazione economica effettiva delle famiglie italiane non sia quella descritta. Il PD non ha governato nemmeno le grandi questioni legate alla sicurezza, all’immigrazione, al lavoro, alla sanità e alla scuola, il che ha determinato che ormai da mesi gli italiani avevano già deciso per chi votare.

Qualunque trovata elettorale non avrebbe potuto scalfire e modificare la volontà di cambiamento degli elettori, anche se questo cambiamento, secondo me non ci sarà nella terza repubblica che parte nel segno dell’incertezza e della ingovernabilità. Coloro che hanno sperato nei mille euro come reddito d’inclusione (soprattutto al sud), nella diminuzione delle tasse, nella revisione della legge Fornero, l’abolizione del bollo auto e delle tasse di successione, dovranno rassegnarsi perché da oggi 5 marzo, nulla cambierà.

Comunque sia, i vincitori devono giocarsi le loro carte e se avranno le soluzioni ai problemi ben vengano, anche perché sono state create molte aspettative, mentre il centrosinistra dovrà interrogarsi, come avevo già scritto in precedenza non soltanto sul perché della clamorosa sconfitta ma soprattutto sul come costruire un nuovo progetto di governo, una nuova classe dirigente e un nuovo modo di pensare a come capire i bisogni della società e ad essa dare le giuste risposte, ripudiando i vecchi clientelismi, la disonestà diffusa, il familismo in politica e nei ruoli dirigenziali delle aziende pubbliche, nell’università e nella pubblica amministrazione.

Una rivoluzione culturale che deve mettere al centro i giovani e il loro futuro e a loro assegnarne la guida senza più paternalismi che servivano soltanto alla classe dirigente ad autonominarsi e autoassolversi al solo scopo di mantenere il potere, che alla fine diventa sterile esercizio personale del potere.

Cortona, dal risultato anche se politico e quindi basato sulle questioni generali e nazionali, emerge una insofferenza diffusa nei confronti dell’attuale classe dirigente sia politica che amministrativa. Il 29 % al PD dimostra che ormai le zone rosse non esistono più e che i cittadini non si fanno più influenzare da tizio e da caio, ma il 23% alla Lega e la notevole affermazione dell’intero centrodestra, sono il messaggio più eloquente di un comune perso, ormai alla deriva che come detto in precedenza esercita il potere ma non il governo della città, con amministratori e politici tutti presi dalle foto sui giornali, dalle inaugurazioni ( ormai si inaugura anche un tombino !), dall’apparire, dal partecipare a pranzi, cene e rinfreschi e con tanta arroganza e prosopopea.

Mi sono testimoni molti compagni ed amici che a diverse iniziative di beneficienza, hanno potuto costatare che mentre certi amministratori se ne stanno comodamente a sedere, esponenti del centrodestra e della Lega sono li a lavorare, a servire ai tavoli, ad offrire i premi per le lotterie e queste sono cose che i cittadini vedono, oppure i pulmini di materiale inviato ai terremotati nel momento del bisogno dai privati in molti casi di destra, ai quali tanti di noi hanno contribuito senza guardare al colore della tessera, insomma un comune che non è più il riferimento che di niente e di nessuno. Si sono invertite le parti da diverso tempo e il rapporto che avevano i partiti storici della sinistra con la popolazione, adesso ce lo hanno il centrodestra e i 5 stelle. Triste a dirsi ma è la verità … però se ci fosse l’umiltà e la consapevolezza della situazione, il tempo per cambiare ci sarebbe, ma dobbiamo vedere se prevarrà la volontà unitaria oppure i personalismi e le artificiose divisioni, spesso basate sul niente.

Doriano Simeoni

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