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Expo? Parliamo di sprechi alimentari…

Siamo finalmente giunti (non si è capito ancora bene in quale stato…) all’inaugurazione di Expo 2015 a Milano, un grande evento che catalizza interesse sull’Italia, ma soprattutto sul tema del cibo e dell’alimentazione a 360°. Aldilà delle tante lecite perplessità cerchiamo di prendere il positivo di questo evento così che serva davvero a qualcosa. Ad esempio una bella cosa c’è: ho letto che si parlerà anche di sprechi alimentari, argomento di cui più volte ho scritto su queste pagine. 

 

Considerato che gli sprechi di alimenti oltre a rappresentare un danno collettivo vanno a incrementare la produzione di rifiuti ho ripreso il già visto “Caso Valdichianaoggi” per quantificare quanti sprechi facciamo in famiglia

Ebbene: dopo aver dimostrato che è possibile arrivare a differenziare almeno il 90% dei rifiuti semplicemente mettendoci un po’ di attenzione posso tranquillamente dire, dopo aver esaminato quello che finisce in pattumiera nei due casi “Valdichianaoggi” (caso 1: nucleo familiare di mio figlio con la sua fidanzata, caso 2: nucleo formato da me e mia moglie), che è possibile arrivare a sprecare, in un mese, meno di un etto complessivo di cibo

Tutto ciò nonostante la grande distribuzione che indubbiamente ingenera una serie di meccanismi che non agevolano acquisti oculati e misurati tramite offerte speciali, concorsi, sconti che portano a effettuare acquisti “d’impulso” di cui spesso, alla resa dei conti, si finisce per pentirsi

 

Vi sono però 10 regole che, se seguite, possono portare risultati importanti. Eccole:

1)      Andare al supermercato con la lista della spesa già pronta, dopo aver pianificato tutti i pasti della settimana

2)      Scegliere gli alimenti con una vita più lunga, scavando negli scaffali

3)      Non fare la spesa a stomaco vuoto: il carrello si riempirà più facilmente di prodotti inutili

4)      Occhio ai formati convenienza: il 3X2 conviene solo se si è sicuri che si consumerà effettivamente il prodotto

5)      Una volta a casa, riporre con attenzione la spesa: gli alimenti con una data di scadenza più lontana vanno messi dietro

6)      La temperatura ideale per il frigorifero è di 4 gradi

7)      Riporre ogni alimento al posto giusto nel frigo (frutta e verdura nei cassetti, pesce e carne cruda al primo piano, carne cotta al secondo, affettati e formaggi più in alto, conserve aperte e uova ancora più su)

8)      Congelare gli alimenti che avanzano scrivendo sul contenitore la data

9)      Ricordare che gli alimenti scongelati e poi cotti possono essere ricongelati

10)   Prima di buttare aprire, odorare, assaggiare e poi decidere

 

Va comunque detto che, come anche sulla produzione dei rifiuti, noi piccoli consumatori incidiamo molto poco. Secondo uno studio del Politecnico di Milano il 58,1% degli sprechi vengono generati da fattori riferibili alla filiera mentre il 41,9% è da attribuirsi al consumo ed alla distribuzione (in cui, in parte rientriamo). Sarebbe quindi positivo se a Expo davvero si cercasse di dibattere trovando soluzioni concrete alla sovrapproduzione di cibo e a tutte le problematicità legate al rapporto fra produttori e distributori dai quali si generano perdite enormi

 

Intanto però un esame di coscienza facciamocelo… così da rendere l’occasione di Expo 2015 qualcosa di utile anche per noi stessi.

A volte cuciniamo troppo. Lo facciamo per due ragioni: la prima è culturale e si ricollega al concetto di abbondanza come manifestazione di ricchezza, la seconda è più banale ed è legato al fatto che le confezioni più grandi sono quelle più convenienti e quindi si cucina più cibo perché proporzionalmente costa meno.

Non solo si cucina troppo, ma poi non si usano gli avanzi, in nessun modo. E invece a studiarci un po’ le soluzioni di riutilizzo dei cibi preparati e non mangiati sarebbero tantissime

Perchè farlo? Per noi stessi, per gli altri, per il pianeta in cui viviamo. Perchè sprecare cibo significa anche sprecare tutte le risorse che sono state usate per produrlo. Una fra queste è l’acqua. Se pensiamo che per un Kg di verdura occorrono 325 litri d’acqua, per uno di pasta 1.693, per uno di formaggio 5.000, per uno di carne bovina 15.500…

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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