Riceviamo e pubblichiamo questa mail, con allegato una tavola riassuntiva di un progetto per la riqualificazione dell’ex ospedale di Cortona. Ringraziamo chi ce lo ha inviato, e ci auguriamo che la proposta sia attentamente esaminata da chi di dovere visto che proprio l’ex-ospedale è ancora una questione aperta che, col passare del tempo, non sembra trovare una soluzione, quantomeno in tempi stretti.
Le scriviamo in riferimento all’articolo pubblicato riguardante l’ex ospedale di Cortona. Il tema ci fu suggerito a suo tempo dall’Arch. Enrico Lavagnino, vostro conterraneo, il quale già allora si era preoccupato del futuro di questa struttura e dell’abbandono che stava interessando l’area circostante.
Il progetto da noi sviluppato si propone di restituire identità ed interesse a quest’area centrale partendo dal restauro del grande contenitore urbano dell’Ospedale Vecchio. Dopo una prima fase di rilievo architettonico e un’attenta indagine storica-tipologica dell’intero comparto, si è scelto di destinare l’edificio a Scuola Internazionale d’Arte, dislocando nelle aree adiacenti tutte le funzioni satelliti: Scuola di Musica, Museo d’Arte Contemporanea ‘Gino Severini’, foresteria, della scuola. Alleghiamo alla presente una tavola riassuntiva (foto a destra, cliccate per ingrandire) esposta in occasione del Festival dell’Architettura di Parma. Cogliamo l’occasione di rispondere alla sua ‘provocazione’ proponendo la nostra ipotesi di riqualificazione architettonica ed urbana, sottolineando la nostra disponibilità a mettere a disposizione della città di Cortona l’intera documentazione da noi prodotta in occasione della nostra tesi di laurea. Rimaniamo a disposizione in attesa di una risposta in merito. Arch. Valentina Bertaccini Arch. Elisa Ghirotti Arch. Federica Resta Arch. Marica Vannini
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Ho ricevuto anche io la mail in oggetto, questa è la risposta che ho inviato:
Gentili Architetti,
ricordo perfettamente il vostro progetto di cui, a suo tempo, mi parlo' Enrico Lavagnino. Devo pero' puntualizzare alcuni aspetti fondamentali che sono radicalmente mutati rispetto al periodo in cui fu scritto l'articolo cui fate riferimento:
Innanzitutto la proprietà, che non e' del Comune (mai stata), ma della Provincia di Arezzo che ha acquistato il palazzo dell'ex ospedale dalla ASL con l'intento di mantenerlo pubblico (parlo del corpo principale, mentre gli edifici collaterali sono stati acquistati da imprenditori privati che stanno già procedendo a ristrutturarli per uso residenziale)
In secondo luogo la destinazione che e' esplicitamente dichiarata nella delibera di giunta provinciale che autorizzava l'acquisto. L'immobile era ed è destinato a divenire sede del locale Liceo Classico che attualmente e' ospitato in locali affittati dalla stessa Provincia.
Al di la' di questo, il problema fondamentale non e' la destinazione progettuale e neppure la fantasia, ma, molto più prosaicamente, la mancanza di fondi sufficienti da destinare alla ristrutturazione dell'edificio.
Infatti i pesanti tagli ai bilanci degli Enti Locali e il famigerato Patto di Stabilita' hanno drasticamente ridotto la capacita' di investimento delle province. Parliamo di un investimento complessivo che si aggira sui 3 milioni di euro.
E' evidente dunque che il vostro contributo progettuale, peraltro apprezzabilissimo, ha scarse possibilità di venire attuato, almeno nel breve periodo, al pari purtroppo della destinazione originariamente stabilita. Se le prossime Leggi Finanziarie non modificheranno l'attuale impostazione così penalizzante per gli Enti Locali, sara' semplicemente impossibile procedere ad ogni intervento di riqualificazione dell'edificio in oggetto in tempi brevi.
Questa e' purtroppo l'amara verità: non solo vengono tagliate le risorse a Comuni e Province, ma, paradossalmente, viene loro impedito perfino di spendere i fondi provenienti dalla fiscalità locale che così giacciono inutilizzati. Di questo d'altra parte si sono recentemente resi conto perfino alcuni partiti di governo. Attendiamo speranzosi che siano conseguenti alle loro pubbliche dichiarazioni.
Cordiali saluti.
Il Sindaco di Cortona
Andrea Vignini