Al peggio non c’è mai fine dicevano i nostri vecchi e come spesso avveniva, anche in questa occasione, sembra avessero proprio ragione. Quando nel 2011 è stata approvata la Riforma Fornero ci siamo scandalizzati in molti ed in molti abbiamo pensato che si fosse toccato il fondo.
Ma il fondo sembra proprio non esistere se è vero che un genio valdarnese, figlio di un pubblico munito anche di sostanzioso vitalizio da parlamentare trova l’occasione, insieme al Ministro che ama farsi fotografare a cena con i compagni di merende di mafia capitale, di fare una proposta che non solo è inaccettabile, è anche e soprattutto offensiva. L’hanno chiamata APE e l’acronimo sta per “anticipo pensionistico”. Ieri c’è stato il primo incontro con i sindacati e la cosa molto preoccupante è che pare ci siano state aperture da parte di questi ultimi. In pratica la proposta è quella di farsi anticipare la pensione dalle banche, attraverso l’INPS per poi restituire la medesima in rate con interessi per venti anni. Se non fosse tragico sarebbe comico. Per spiegare meglio la cosa provo a prendere a riferimento la mia situazione contributiva. A settembre avrò 40 anni di contributi e pochi mesi ai 61 anni di età. La riforma Fornero mi offre due possibilità: andare in pensione il 1° gennaio 2020 con 43 anni e tre mesi di contributi e quasi 64 anni di età (naturalmente con penalizzazioni) oppure in alternativa il 1° luglio 2023 con quasi 46 anni di contributi ed oltre 67 anni di età. Già questa non mi sembrava una prospettiva accattivante, tanto è vero che io come tanti speravamo in una riforma della riforma. Ed eccola la proposta fenomenale, io per andare in pensione quando lo prevedeva la legge Fornero dovrò indebitarmi con una banca e restituire in 20 anni la pensione anticipata nonostante 43 anni di contributi. Allora alcune considerazioni si impongono e la prima è relativa al coinvolgimento delle banche nell’operazione. Il Governo Renzi con le banche ha molte affinità e quindi cerca di dargli lavoro facendo indebitare i pensionati. La seconda considerazione riguarda i giovani che continueranno a guardarsi attorno in attesa che i genitori vadano in pensione o muoiano. La terza riguarda il sindacato. In occasione della riforma Fornero se la cavò con uno sciopericchio di 4 ore. Ieri sera ho sentito le dichiarazioni di Camusso e mi hanno preoccupato assai, ha parlato di aperture al progetto. Gli atti non sono belli disse il rospo quando vide il palo aguzzo.
Remo Rossi