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Riceviamo e pubblichiamo la mail di un lettore che esprime sul tema della SR71 un punto di vista diverso dal nostro, ma certamente utile e interessante, con una proposta che potrebbe essere quantomeno verificata nella sua fattibilità da chi di dovere.
Caro Direttore,
leggo sempre con estremo interesse della vostra battaglia per risolvere i guai della SR71. Mi lasci dire però, con tutta la stima di questo mondo, che l’idea della metro di superficie che voi lanciate non mi trova d’accordo.
Primo perchè avere un treno per Arezzo ogni dieci minuti non significa prenderlo, visto che poi giunti ad Arezzo c’è da spostarsi ancora, e magari tanto, per andare al luogo di lavoro. Ma a parte questo io non credo infatti che il traffico sulla 71 sia causato principalmente da pendolari. Se così fosse dovrebbe concentrarsi in un lasso di tempo riferibile a chi va a lavorare o torna dal lavoro con pause evidenti nel resto della giornata. Invece negli orari tipici dei pendolari il traffico si intensifica, ma resta comunque altissimo anche nel resto delle ore.
Chi passa sulla 71? Chi la utilizza principalmente? Non so se è stato mai fatto uno studio preciso per capire. Io credo che non siano i pendolari, ma in buona parte si tratti di mezzi pesanti che fanno tratte lunghe e non hanno alternativa (ad esempio chi ha necessità di andare dal Casentino all’Umbria non ha altre possibilità) e di traffico locale, di persone che percorrono cinque o dieci chilometri per andare a fare la spesa, andare a trovare un parente, spostarsi al luogo di lavoro nel loro caso (beati loro) vicini a casa ecc ecc. Infatti abbondano apette, macchine piccole guidate da anziani, motorini e quant’altro.
La mia proposta è quella di utilizzare, invece che una variante per saltare Policiano e Rigutino, la vecchia via di Stradella. Questa strada parte da Olmo e percorre la Valdichiana in modo quasi parallelo alla 71. Perchè non investire in quella strada, allargandola e potenziandola? Io credo che con investimenti minori rispetto ad una variante si potrebbe tirare un nuovo percorso da Olmo fino a Montecchio Vesponi, saltando di fatto tutti i centri abitati.
Grazie dello spazio
Mauro