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Caro Direttore, ho letto con grande piacere dell’iniziativa che ha promosso il nostro Consigliere Regionale Enzo Brogi affinchè nelle strutture sanitarie toscane diventi possibile la cura del dolore con i cannabinoidi e il loro utilizzo nel fine vita, con una legge apposita della regione. Voglio complimentarmi con quest’uomo che conosco da tempo come persona illuminata, disponibile e aperta.
Un politico e un amministratore saggio, e proprio questa è davvero una scelta saggia, di progresso e di umanità che se dovesse diventare realtà ci confermerebbe ancora una volta i primi in Italia e farebbe onore alla Toscana, visto che fummo i primi del mondo, qualche secolo fa, ad abolire la pena di morte.
Personalmente, avendo vissuto in prima persona la sofferenza di troppi uomini e donne, molti dei quali a me vicini, ritengo giustissimo cercare di addolcire le sofferenze dei malati terminali: si tratta di sofferenze inutili che si aggiungono alla tragedia di una morte che avanza inesorabile. Lasciare i malati a quelle tragiche sofferenze è a mio avviso un orribile violenza che essi meritano, con la loro scelta consapevole, di poter evitare.
Grazie ancora al Consigliere Brogi, che spero legga queste mie parole e sia ancor più motivato a portare a compimento la sua iniziativa, e grazie al suo giornale per lo spazio che mi concede
Carla
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